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06/05/2022
di Caterina Varpi

Ecommerce: il tema della sostenibilità diventa centrale. Il report di Casaleggio Associati

Aumenta del 33% il fatturato del commercio elettronico in Italia nel 2021 per un totale di 64 miliardi di euro

Photo by Christin Hume on Unsplash

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Aumenta del 33% il fatturato dell'ecommerce in Italia nel 2021 per un totale di 64 miliardi di euro: lo riporta il report annuale di Casaleggio Associati sul settore del commercio elettronico. Giunta alla XVIesima edizione, la ricerca ha analizzato i dati relativi alle vendite online durante lo scorso anno. 

La crescita è motivata dagli oltre 3 milioni e mezzo di nuovi clienti italiani arrivati online negli ultimi due anni grazie ai lockdown.

“Siamo di fronte ad un cambio di passo. Il 2022 si dimostrerà probabilmente un altro anno di forte accelerazione dell’e-commerce con alcuni settori come il turismo che con una probabile riapertura di molte attività potranno approfittare dei milioni di nuovi clienti online”, spiega il presidente di Casaleggio Associati, Davide Casaleggio.

Il rapporto è stato realizzato mediante indagini e interviste di approfondimento con oltre 250 operatori del mercato italiano e l’elaborazione di studi e ricerche internazionali e sostenuto da Klarna in qualità di main partner, Commerce Tools, Taxdoo e Marlene & Transactionale come partner e Stripe in qualità di sponsor.


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L'ecommerce in Europa

Il 60% dei cittadini europei ormai acquista online e il fatturato ecommerce europeo ha avuto anche nel 2021 un’accelerazione arrivando a valere 732 miliardi di dollari.

Il Regno Unito rimane il mercato più grande in Europa, con 104 miliardi di dollari e un aumento del 7% in un anno. La Germania invece genera 95 miliardi di dollari di fatturato, in crescita dell’8%. A seguire Francia con 58,9 miliardi e Spagna con 23,8 miliardi di fatturato ecommerce.

In Italia si attende una crescita del turismo nell'ecommerce

La spesa media per e-shopper italiani è ormai significativa, pari a 1.608 euro nell’anno. Ma è l’estero la componente importante. Infatti, il 67% degli utenti ha acquistato online da siti esteri e praticamente la totalità ha acquistato tramite marketplace: il 95% su Amazon, il 46% su eBay (in discesa dal 52% dell’anno precedente) e il 45% su Zalando.

Lo scontrino medio dei siti ecommerce italiani è di 134,9 euro con forti differenze tra settori. L’Editoria è il settore con scontrini più limitati (39 euro) mentre l’Arredamento ha lo scontrino medio più elevato (214 euro).

In media un sito di e-commerce italiano prevede per il 2022 di crescere del 34,7% in termini di fatturato. A stimare una maggiore crescita è il comparto del Turismo (+60%) che spera in una ripresa post emergenza sanitaria, seguito da Salute e Bellezza (+49%) che ha visto soprattutto il farmaceutico sdoganarsi online e allargarsi ora a prodotti non direttamente correlati al coronavirus. A seguire si prevede cresceranno di più Alimentare (+37%), Moda (+36%), Casa-Ufficio e Arredamento (+31%), Elettronica di consumo (+28%), Centri commerciali online (+10%) e infine, con una crescita più contenuta, Tempo libero (+7%) ed Editoria (+2%).

Tra i principali obiettivi della strategia digitale, che si pongono le aziende intervistate per il 2022, compaiono: per il 59% aumentare il profitto/fatturato, per il 45% l’obiettivo di acquisire nuovi clienti, per il 36% fidelizzare gli attuali, per il 28% aumentare l’awareness, per il 24% guadagnare quote di mercato rispetto ai competitor (in particolare per il settore Casa-Ufficio e Arredamento), mentre per il 4% altri obiettivi.

La sostenibilità e le attività di marketing

Il tema della sostenibilità è divenuto centrale su vari aspetti dell’e-commerce non solo per la richiesta da parte dei clienti, ma anche per una generale convenienza che può essere costruita.

Il 75% delle aziende ha affermato che il cambiamento climatico è fondamentale per il loro successo strategico. Tuttavia, il 43% delle aziende non ha ancora obiettivi chiari per la riduzione delle emissioni di carbonio. Il 50% non è soddisfatto delle azioni della propria azienda nell’affrontare il cambiamento climatico.

La grande richiesta dei clienti durante il lockdown ha semplificato di molto l’attività di marketing. Alla fine del lockdown tuttavia sono entrati in campo gli operatori dall’estero che hanno aumentato nuovamente la competizione promozionale e dunque la complessità delle attività di marketing. Durante il 2021 gli esercenti hanno dovuto nuovamente trovare nuove modalità per attrarre i clienti. Una di queste leve che si sta dimostrando importante è la sostenibilità ambientale della vendita che in Italia più che in altri Paesi ha trovato una sensibilità importante da parte dei clienti.

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