Aumento della spesa online e cambio del rapporto con la casa per gli italiani. Lo rivela la terza wave dell’indagine quantitativa di Havas Media sul Coronavirus, che ha monitorato come sono cambiate le abitudini dei consumatori dall’inizio della quarantena (qui i dati della prima ricerca, qui i dati della seconda), e che incomincia ora a sondare anche il sentiment post restrizioni.
Crescono gli acquisti presso i piccoli rivenditori
È partita questa settimana la
Fase 2 delle misure governative per contrastare l’emergenza sanitaria. La situazione attuale per gli italiani rimane difficile, con la maggior parte delle restrizioni ancora in vigore. Nonostante ciò, si comincia a pensare a cosa avverrà una volta che il lockdown giungerà al termine.
L’aumento della spesa online è il dato che si consolida nel corso delle rilevazioni della ricerca: +6 punti rispetto alla seconda rilevazione. Come anche la c
rescita degli acquisti presso i piccoli rivenditori: +5 punti. Quasi il 35% del campione afferma infatti di acquistare da negozi di quartiere, anche per sostenerli, e
il 28% spera di mantenere questa nuova abitudine anche dopo la quarantena.
Ciò sottolinea una
nuova sensibilità verso il quartiere in cui si vive, ma anche nei confronti del Made in Italy: il 61% degli intervistati, infatti, dichiara di cercare di acquistare il più possibile prodotti provenienti dal nostro Paese. Un’opportunità questa per le piccole-medie imprese e per le realtà locali di essere sempre più vicine e rilevanti per la popolazione.
Continuano a crescere le attività domestiche
Si confermano i trend di crescita per le attività domestiche, in primis la cucina (+6 punti rispetto la wave precedente), e la ricerca di
nuove forme di intrattenimento.
La quarantena ha
cambiato il rapporto con la casa: il 39% del campione dichiara di dedicare più tempo alla cura della casa, e il 29% pensa anche di apportarne dei cambiamenti. Inoltre, il 17% sta usando più elettrodomestici rispetto a prima. Questo apre diverse possibilità per i brand attivi nell’ambito dei prodotti e restauro della casa e nel settore elettrodomestici, che possono sfruttare queste rinnovate attenzioni per promuovere i loro prodotti e servizi.
Le attività dopo il lockdown
Nella settimana presa in esame, 17-22 aprile 2020, è emerso che
il focus delle ricerche su Google si è focalizzato sulla Fase 2 e sulla fine del lockdown: ciò è segno di come l’attenzione della popolazione inizia a ricadere sulle riaperture e sulla possibilità di poter uscire di casa.
Havas Media ha quindi sondato quali sono
le attività a cui gli italiani pensano maggiormente di dedicarsi una volta finita la quarantena, e che segneranno un primo ritorno alla normalità: ai primi posti troviamo
appuntamenti da parrucchieri ed estetiste (34,8% del campione),
shopping in negozi fisici (33,1%),
giornate all’aria aperta (32,8%) e
pranzo/cena al ristorante (32,6%).
Tra i beni che verranno acquistati troviamo al primo posto abbigliamento (54,1%),
accessori, scarpe e borse (32,1%) e
pacchetti vacanze (27,9%). Conoscere questi interessi può essere senz’altro d’aiuto alle aziende e agli imprenditori attivi in questi settori, che possono quindi già pianificare il rilancio delle loro attività.
Gli aspetti della quarantena da conservare in futuro
Infine, è interessante vedere come
gli italiani sperano di riuscire a conservare alcune abitudini acquisite durante la quarantena anche una volta che la situazione sarà tornata alla normalità: tra queste, in particolare, il tempo dedicato a famiglia e affetti, alla cucina, la grande riscoperta di questi mesi di lockdown, e la spesa nei negozi di prossimità.
Questo dato testimonia quindi il mindset positivo degli italiani, che riescono anche in questo periodo di difficoltà a trovare degli aspetti positivi che sperano di poter conservare anche in futuro. Ciò vale anche per i brand: quelli che sono stati in grado di mostrare la loro vicinanza alla popolazione con i propri valori e di mettere a disposizione servizi utili continueranno ad avere un ruolo importante nella vita delle persone anche in futuro.
I risultati riportati in questo CS sono relativi alla rilevazione compresa tra il 17-22 aprile 2020, dopo quindi che il numero dei contagi è iniziato a calare, ed è stata realizzata su un campione di 632 casi 18+ rappresentativi della popolazione italiana.