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11/08/2025
di Andrea Di Domenico

Melismelis firma ‘Umido o no?’ per ZeroC: educare alla raccolta organica con ironia

Una campagna quadriennale per sensibilizzare i cittadini di Sesto San Giovanni sulla corretta raccolta dell’umido, tra creatività, educazione ambientale

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Dalla collaborazione tra ZeroC, la società pubblica che si occupa di valorizzazione dei rifiuti nella città metropolitana di Milano, e l'agenzia di comunicazione Melismelis nasce "Umido o no?", un progetto che dimostra come la comunicazione della raccolta differenziata possa essere anche divertente.

Educare con ironia – e con un pizzico di sarcasmo quando serve – è la cifra stilistica della campagna, pensata per sensibilizzare i cittadini di Sesto San Giovanni sulla corretta separazione dell’umido. L’obiettivo? Ridurre gli errori e migliorare la qualità della FORSU (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano), per trasformare lo scarto in una risorsa sempre più utile alla produzione di biometano.

Il cuore del progetto è “La Galleria degli Errori”, una campagna digital che raccoglie, su Instagram e Facebook, le immagini di oggetti improbabili finiti nei bidoni dell’umido: dalle spugne ai giocattoli, passando per scarpe e gadget. Ogni post racconta un errore reale, con tono ironico ma educativo. Perché sbagliare è umano, ma farlo con stile può insegnare qualcosa a tutti.

Il progetto quadriennale coinvolge anche scuole e associazioni locali, con l’obiettivo di trasformare la buona pratica della raccolta in un’abitudine quotidiana e consapevole.

A fare da sfondo – e da protagonista tecnica – c’è la BioPiattaforma di ZeroC, impianto all’avanguardia che unisce trattamento dei fanghi e recupero dell’umido. Grazie a tecnologie innovative, ogni anno produce fino a 2,7 milioni di metri cubi di biometano, energia 100% rinnovabile che può coprire il fabbisogno di circa 3.000 famiglie.

Con landing page dedicata (umidoono.zeroc.green), campagne banner, Google Ads e social sponsorizzati, “Umido o no?” dimostra che anche i rifiuti possono avere una seconda vita… e una comunicazione creativa.

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