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Il business delle gare per il media pubblicitario non conosce soste.
Archiviate proprio in questi giorni le consultazioni internazionali di due multinazionali italiane (Dolce & Gabbana con la scelta di Havas e Amplifon con la conferma di Carat), è notizia di oggi che anche Nike ha deciso di rimettere in gioco il suo amministrato pubblicitario.
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Secondo quanto scrive la testata del settore Campaign US, il colosso dello sportswear sarebbe intenzionato ad aprire a breve una gara e avrebbe già contattato le principali holding del mercato, ovvero GroupM (Wpp), Omnicom Media Group, Dentsu Media, Publicis Media, IPG Mediabrands, Stagwell Media e Havas Media.
La gara, che riguarderebbe nel dettaglio i marchi Nike e Jordan (ma non Converse, di cui si occupa dal 2018 Initiative di IPG Mediabrands), sarà molto focalizzata sul performance marketing e dovrebbe concludersi la prossima primavera. Ad occuparsi del pitch dovrebbe essere la società di advisoring R3.
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Attualmente Nike lavora con diverse agenzie nel mondo per una spesa pubblicitaria che, secondo quando scrive Campaign Us, ammonta a circa 1 miliardo di dollari. Mindshare di GroupM si occupa del media planning e buying di Nike in Europa (Italia compresa) e in altri mercati, Hakohodo segue il cliente in Giappone, Wieden+Kennedy negli Stati Uniti, dove la spesa pubblicitaria dovrebbe valere tra i 300 e i 400 milioni di dollari. Tra le altre società a cui la multinazionale si affida vi è poi Assembly di Stagwell (in alcuni paesi europei e dell’Asia). Campaign US sottolinea inoltre come negli ultimi anni Nike abbia iniziato ad avvalersi dei servizi di agenzie specializzate nel planning digitale, dal momento che la sua spesa pubblicitaria è sempre più orientala all’online. Non è però chiaro se anche questa realtà saranno coinvolte nel pitch.