È di questa estate la notizia dell’introduzione negli Stati Uniti del pulsante “Buy it” su Pinterest, il social network dedicato alla condivisione di immagini, video e fotografie. A differenza di Instagram, la ragione che spinge la gran parte dei 70 milioni di utenti Pinterest (3 milioni in Italia) ad accedere mensilmente alla piattaforma è il desiderio di scoprire nuove idee per arredare casa, comporre il proprio outfit, organizzare un evento, preparare una cena importante, andare in vacanza ecc., sfogliando le bacheche dei brand e curiosando fra i contenuti ‘pinnati’ dai propri amici.
Se gli utenti di Facebook e Twitter sono più propensi alla consultazione di notizie e alla condivisione di stati, quelli di Pinterest cercano e ‘pinnano’ i propri prodotti preferiti con l’intenzione di concludere l’acquisto, cosa che a breve sarà possibile fare in Italia rimanendo all’interno del social network stesso.
Ecco che allora, grazie alla sua natura puramente visual e alla possibilità di sfruttare Buyable buttons, Rich Pin e Promoted Pins, Pinterest si aggiunge a tutti gli effetti agli strumenti e ai canali a disposizione dei brand per accrescere il proprio business online.
In che modo il social network può fungere da driver delle vendite? A spiegarlo è Pinterest stesso in un post pubblicato pochi giorni fa sul suo blog:
- Rendere i Pin memorabili. Di fronte alla grande quantità di contenuti che vengono pubblicati ogni giorno sul web, perché un brand emerga non vi è altra possibilità al di fuori di quella di creare board coerenti con la sua identità e i suoi valori. Accanto a questa si colloca la necessità di utilizzare – com’è ovvio su un social network incentrato sulle immagini – foto di qualità, descrizioni dettagliate e rich pin con informazioni legate al prezzo e alla disponibilità del prodotto.
- Pubblicare Pin con regolarità, così da assicurare alla propria audience contenuti sempre freschi e coerenti con la stagione di riferimento o le festività, periodi dell’anno in cui gli utenti sono più propensi a fare acquisti.
- Conoscere il proprio pubblico. Analizzare le performance dei Pin è fondamentale per comprendere gli interessi e intercettare al meglio le esigenze degli utenti in vista di un affinamento della strategia di social media management e dell’attivazione di un’attività di promozione online.
- Trasformare i Pin più performanti in annunci pubblicitari a pagamento per raggiungere un’audience ancora più elevata, una funzionalità anch’essa attualmente disponibile solo negli Stati Uniti ma che è opportuno cominciare a conoscere per non farsi trovare impreparati.
Secondo una recente indagine di Shopify.com, ben l’87% di utenti Pinterest intervistati ha ammesso di aver acquistato un prodotto scoperto all’interno della piattaforma; l’80% delle operazioni di acquisto è stata compiuta da mobile, a conferma del ruolo sempre più preminente del social commerce in una strategia di vendita online.
Alla luce di tutto questo, i brand ancora lontani dal mondo social e scettici sulle opportunità di business provenienti da Pinterest farebbero bene a cominciare a destinare una parte dei propri investimenti anche su quello che potrebbe rivelarsi il principale
driver delle proprie vendite online. Aspettare per credere.