Amplifon ha rimesso in gioco la gestione dei suoi investimenti pubblicitari a livello internazionale. Nella regione EMEA, Italia compresa, l'incarico è gestito da diversi anni da denstu e in particolare dalla sua centrale Carat.
Secondo quanto ricostruito da Engage, l’azienda italiana che si occupa della progettazione, applicazione e commercializzazione di apparecchi acustici su scala globale (con ricavi di oltre 2,1 miliardi, in crescita dell’8%, e un utile netto di 183 milioni, +4,6%, nel 2022) ha coinvolto nel pitch, tra le altre, oltre a Carat, Wavemaker di GroupM e OMD di Omnicom Media Group, mentre Publicis Groupe, tra le partecipanti all’ultima gara media dell’azienda, ha declinato l’invito. Dentsu era stata confermata infatti alla fine del 2021 dopo aver vinto la gara contro Mindshare per GroupM e appunto Zenith per Publicis Groupe.
La consultazione non riguarda una parte consistente del budget online di cui si occupa direttamente Amplifon.
Dentsu era stata selezionata da Amplifon nel 2016 dopo un’altra gara, a cui avevano preso parte otto centrali e che era stata vinta appunto da Carat (subentrata in Italia all’allora MEC, oggi Wavemaker, per il media offline).
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In Italia la spesa pubblicitaria di Amplifon dovrebbe aggirarsi tra i 15 e i 20 milioni di euro.
L'agenzia creativa di riferimento di Amplifon a livello globale è da qualche mese Leo Burnett di Publicis Groupe, scelta sempre al termine di una procedura di gara anche come partner strategico. L’agenzia ha firmato gli spot on air da fine agosto con il testimonial Claudio Bisio.
Amplifon collabora da diversi anni con Publicis Sapient nelle aree della digital business transformation e dell’experience design, mentre a inizio 2023 ha selezionato FCB Partners per i social media corporate e per la comunicazione interna.