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02/05/2025
di Mario Mancuso

Meta, crescita nel primo trimestre 2025 e ambizioni sempre più orientate all’AI

Utile +35%, ricavi +16%: L'azienda corre spinta dall'AI. Zuckerberg: "Forte inizio d'anno e community in crescita"

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Meta ha rilasciato con una nota ufficiale, i risultati del primo trimestre del 2025. Nel periodo gennaio-marzo 2025, l’azienda ha registrato un utile netto di 16,64 miliardi di dollari, in aumento del 35% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, e ricavi pari a 42,31 miliardi di dollari (+16%). La performance è stata trainata soprattutto dai ricavi pubblicitari, sostenuti da una crescente integrazione dell’intelligenza artificiale nei prodotti del gruppo.

Secondo il Ceo Mark Zuckerberg, tramite un post dalla sua pagina ufficiale su Facebook, si tratta di "un forte inizio per un anno importante". La community di utenti attivi quotidiani sulle piattaforme del gruppo ha raggiunto quota 3,43 miliardi, mentre Meta AI — il modello di intelligenza artificiale generativa integrato nei servizi della casa madre di Facebook, Instagram e WhatsApp — vanta quasi un miliardo di utenti attivi mensili.

AI al centro del villaggio...anche per l'advertising

L'AI è ormai al centro di tutte le attività dell'azienda, come riportano sia la nota stampa, sia il suo fondatore: dalla creazione automatica di contenuti pubblicitari all'ottimizzazione delle raccomandazioni, passando per gli agenti conversazionali e gli occhiali intelligenti sviluppati con Ray-Ban, le tecnologie generative stanno trasformando l'intero business model. E Zuckerberg conferma la volontà e la direzione dell’azienda: «L'intelligenza artificiale ridisegnerà l'advertising rendendolo più efficace e accessibile. E con Meta AI puntiamo a costruire l'assistente personale più diffuso al mondo». 

Secondo quanto riportato da The Verge, Zuckerberg ha delineato una visione radicale per il futuro dell’advertising: «Arriveremo a un punto in cui un’azienda ci dice qual è il suo obiettivo, collega il conto bancario, e non ha bisogno di creatività, né di targeting demografico, né di strumenti di misurazione, tranne che per leggere i risultati che generiamo noi. Penso che sarà enorme, è una ridefinizione della categoria pubblicitaria». 

Nonostante gli investimenti consistenti, i margini operativi sono saliti al 41% (dal 38% dell'anno precedente), e l'EPS è aumentato del 37% a 6,43 dollari per azione.

Il trimestre ha visto anche un aumento del 10% del prezzo medio per annuncio e un +5% del numero di impression pubblicitarie. Da segnalare inoltre la crescita di Threads, che ha superato i 350 milioni di utenti mensili e su cui è stata recentemente introdotta la pubblicità, e l'incremento del 7% del tempo trascorso su Facebook grazie ai nuovi sistemi di raccomandazione basati su AI.

Per il secondo trimestre, Meta prevede ricavi tra 42,5 e 45,5 miliardi di dollari. Nella nota stampa di Meta, c’è spazio anche per le implicazioni riguardanti le recenti critiche che la Commissione Europea ha posto al modello “subscription for no ads”, giudicato non conforme al Digital Markets Act e imponendo possibili modifiche già dal terzo trimestre che potrebbero impattare significativamente sul business europeo.

Nel frattempo, l'azienda accelera anche sugli investimenti infrastrutturali, con un aumento delle spese in data center e hardware AI. Le previsioni di spesa in conto capitale per il 2025 sono state riviste al rialzo, tra 64 e 72 miliardi di dollari.


Guarda anche: META AL NETCOMM FORUM, L'OMNICANALITÀ COME NUOVA FRONTIERA DEL RETAIL 


Zuckerberg ha inoltre annunciato che Meta AI, lanciata di recente anche in versione app autonoma, potrà presto includere una versione premium a pagamento. Come riportato da The Verge, l’abbonamento permetterà agli utenti di sbloccare funzionalità aggiuntive o maggiore potenza di calcolo, secondo un modello già adottato da concorrenti come OpenAI, Google e Microsoft. L’introduzione di questa offerta, insieme alla possibilità futura di inserire raccomandazioni di prodotto e pubblicità nella piattaforma, fa parte della strategia di Meta per monetizzare i propri strumenti di intelligenza artificiale nel lungo termine.

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