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15/07/2019
di Cosimo Vestito

La FTC infligge a Facebook una multa di 5 miliardi di dollari per il caso Cambridge Analytica

Dall'autorità americana indipendente che vigila su tutela dei consumatori e concorrenza arriva la sanzione più pesante mai inflitta a una società tecnologica. Ma Wall Street dimostra ottimismo

La Federal Trade Commission (FTC), l’autorità indipendente del Governo degli Stati Uniti la cui missione è tutelare i consumatori e favorire la concorrenza, ha comminato a Facebook una multa di 5 miliardi di dollari – il massimo previsto dalla legge – per aver violato la privacy degli utenti nell’ambito del caso Cambridge Anlytica, scoppiato nel 2018. Oltre a essere la più grande mai inflitta dall'organo a una società tecnologica, la sanzione è anche la più salata contro qualsiasi azienda per violazione della privacy: finora la più pesante era stata quella imposta a Google nel 2012, di circa 22,5 milioni di dollari. Secondo quanto scrive il Wall Street Journal, la FTC ha approvato la decisione con tre voti a favore, espressi dai membri repubblicani, e 2 contrari, espressi dai membri democratici. Ora il pronunciamento sarà sottoposto al giudizio del Dipartimento di Giustizia, che generalmente accetta quanto deliberato dall’autorità. La FTC aveva avviato le indagini quando è stato scoperto che Cambridge Analytica, società di consulenza politica che ha lavorato alla campagna presidenziale di Donald Trump nel 2016, era entrata in possesso dei dati personali di oltre 86 milioni di utenti. A quel punto, l'autorità ha contestato a Facebook di aver violato gli impegni presi nel 2012, secondo cui avrebbe dovuto proteggere con maggior efficacia la privacy degli utenti.

L'ottimismo di Wall Street, nonostante la multa

Curiosamente, il valore delle azioni di Facebook è lievemente cresciuto in seguito alla diffusione della notizia relativa alla multa. Le ragioni sarebbero molteplici, ha fatto notare Recode. Innanzitutto, la compagnia aveva già preannunciato agli investitori che la sanzione potesse arrivare a tale cifra. Tant'è vero che era da tempo in trattativa con la FTC per raggiungere un accordo sulla somma e per far fronte all'esborso aveva già accantonato 3 miliardi di dollari nel primo trimestre. In secondo luogo, gli investitori hanno ritenuto che la cifra sia perfettamente sostenibile per le casse della società, che nel 2018 ha raggiunto i 22,1 miliardi di dollari di utili. Quest’anno, anche conteggiando l’ammenda, gli analisti prevedono che il social network guadagnerà oltre 19 miliardi. Ma la principale ragione dell’ottimismo di Wall Street, sempre secondo Recode, deriverebbe dal fatto che il governo federale statunitense non sembra intenzionato a intraprendere una qualsiasi azione regolatoria che possa cambiare significativamente il modello di business del social network. La prima multa a Facebook per lo scandalo Cambridge Analytica è stata comminata a luglio 2018 dall’ICO, l’autorità britannica per la privacy e la protezione dei dati personali, che ha richiesto il pagamento di oltre 500 mila sterline. A questa è poi è seguita la recente sanzione imposta dal Garante della Privacy italiano, che condanna Menlo Park al pagamento di un milione di euro.

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