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07/08/2025
di Teresa Nappi

Disney: utile in forte crescita nel trimestre. Accordo strategico con NFL per rafforzare ESPN

La casa di Topolino beneficia della spinta dello streaming e dei parchi, mentre l’accordo con la NFL rafforza la posizione di ESPN nel mercato sportivo. Dalla prossima trimestrale stop alle comunicazioni sul numero di abbonati

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Disney ha chiuso il terzo trimestre dell’esercizio fiscale 2025 con un utile netto di 5,26 miliardi di dollari, pari a 2,92 dollari per azione, in netto aumento rispetto agli 1,43 dollari dello stesso periodo dell’anno scorso. Al netto di voci straordinarie – in particolare i benefici fiscali legati all’acquisto della quota Hulu da Comcast (leggi qui) – l’utile per azione rettificato è stato di 1,61 dollari, sopra le attese degli analisti (1,47). I ricavi sono saliti del 2% a 23,65 miliardi di dollari, poco sotto il consenso di 23,68 miliardi.

A sostenere la performance è stata soprattutto la crescita del comparto streaming (Disney+ e Hulu), che ha generato un utile operativo di 346 milioni di dollari con ricavi in aumento del 6%. Al termine del trimestre, Disney+ ha raggiunto quasi 128 milioni di abbonati (+1,8 milioni rispetto al Q2 2025), mentre Hulu ne conta 55,5 milioni.

E proprio sul fronte degli abbonamenti registrati da Disney si assiste a un'altra rivoluzione: nelle note ai conti, il Ceo Bob Iger e il Cfo Hugh Johnston hanno sottolineato come i dati sugli abbonati siano ormai «meno significativi» per valutare le performance dell'azienda. Ecco perché, al loro posto, Disney punterà su indicatori come ricavi, marginalità e crescita di nuove linee di business, tra cui i servizi supportati dalla pubblicità e il paid sharing. A partire dalla prossima trimestrale (Q4 dell’esercizio fiscale 2025), dunque, Disney non comunicherà più i dati relativi agli abbonamenti di ESPN Plus; tre mesi dopo, la stessa prassi sarà estesa a Disney+ e Hulu. Restano invece pubblici i risultati economici, con l’obiettivo di misurare la sostenibilità finanziaria dei servizi più che il semplice aumento netto di abbonati. Un cambio di paradigma che offre maggiore flessibilità strategica, ma che richiede agli investitori di rivedere le prospettive senza il tradizionale riferimento ai numeri trimestrali di “net add” sugli abbonati.

In crescita anche la divisione parchi ed esperienze, che ha registrato un incremento dell’8% nei ricavi, trainata in particolare dal mercato statunitense.

Più stabile il business tradizionale dell’intrattenimento – che include cinema e TV lineare (ABC, FX, National Geographic) – che ha registrato una crescita modesta dell’1%, soprattutto a causa del calo degli introiti pubblicitari e di una stagione cinematografica deludente. Tra i film che non hanno raggiunto le aspettative al botteghino c’è Elio, il nuovo titolo Pixar originariamente previsto per il 2024 ma rimandato al 2025, con costi già sostenuti e contabilizzati nel trimestre.


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Alla luce dei risultati, Disney ha rivisto al rialzo le previsioni per l’anno fiscale: ora stima un utile rettificato di 5,85 dollari per azione, rispetto ai 5,75 comunicati a maggio. Gli analisti, più prudenti, si posizionano su una media di 5,80 dollari.

Accordo con NFL: Disney rilancia ESPN

In parallelo alla trimestrale, Disney ha annunciato un’intesa strategica con la NFL che rafforza ulteriormente il ruolo di ESPN nel mercato sportivo americano. L’accordo prevede che la lega ceda la maggior parte delle sue attività media, tra cui NFL Network e il canale premium RedZone, in cambio di una quota del 10% in ESPN, oggi controllata all’80% da Disney e al 20% da Hearst. Il completamento dell’operazione è previsto per il 2026.

L’intesa prevede inoltre una maggiore presenza delle partite NFL sui canali Disney e si inserisce nella strategia di rilancio di ESPN, che si prepara al lancio del suo nuovo servizio streaming a partire dal 21 agosto, con un abbonamento mensile da 30 dollari. Il servizio darà accesso a tutti i canali ESPN in diretta, anche tramite un bundle con Disney+ e Hulu. Gli abbonati via cavo continueranno ad accedere ai contenuti della nuova app senza costi aggiuntivi.

Nonostante un lieve calo dell’audience (-2,2% su base annua), la NFL si conferma il contenuto sportivo più seguito negli Stati Uniti, con una media di oltre 17 milioni di spettatori a partita nella scorsa stagione. Le trasmissioni NFL hanno occupato la maggior parte dei 50 programmi più visti in prima serata nel 2024, confermando il valore strategico della partnership per Disney.

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