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11/07/2019
di Cosimo Vestito

Come conquistare l'attenzione degli utenti sui social? Rispondono WebAds e NativeJ

La concessionaria pubblicitaria digitale e la piattaforma di influencer marketing e distribuzione di branded content hanno organizzato un evento in cui si sono confrontati sul tema clienti, editori e influencer

Si è svolta questa mattina la colazione organizzata da WebAds e NativeJ, piattaforma di influencer marketing e distribuzione di branded content 100% social, per presentare l’evento dal titolo: “È l’anno del Content! Creare e distribuire contenuti di qualità sui social e conquistare (per davvero) l’attenzione degli utenti”, un modo un po’ ironico per evidenziare il fatto che di branded content si parla da molto tempo, ma ancora non si stanno sfruttando appieno tutte le sue potenzialità. Durante la mattinata sono stati presentati in anteprima i dati dell’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano, che ha realizzato in collaborazione con BVA-Doxa una ricerca sull’utente nell’era dei social. A fronte delle peculiarità di fruizione tra Millennials, Gen X e Baby Boomers, una percentuale elevata di persone ha cliccato su un’inserzione pubblicitaria all’interno di un social, e inoltre c’è una forte percezione di invasività di queste inserzioni. Cosa fare quindi per ingaggiare l’utente? Dopo il caso di successo presentato da Publicis Media per il marchio Mugler del Gruppo Clarins, la parola è passata direttamente agli influencer, con cui si è parlato di fruizione e contenuti durante la tavola rotonda che ha coinvolto Silvio Petta di Superpapà, che dal 2010 parla di paternità in rete, Fjona Cakalli di Tech Princess, sito e realtà crossmediale di news e recensioni su tecnologia, videogiochi, auto e innovazione, Francesca Barbieri, alias Fraintesa, travel blogger di viaggi e lifestyle con focus su mete insolite e tematiche green, Sabrina Musco di Freaky Friday, lifestyle blogger che racconta di viaggi, moda e vita quotidiana sul web dal 2011. Una delle parole chiave è stata la sincerità che gli influencer devono ai propri follower, in termini di contenuti. Per questo è importante che le aziende individuino l’editore/influencer più affine al proprio mondo valoriale, che trova nel social un amplificatore. La creazione e distribuzione di contenuti, efficientata dalla tecnologia proprietaria di NativeJ e declinata ai diversi toni di voce dei differenti editori ed influencer coinvolti, unita all’insostituibile apporto umano, garantisce non solo alti standard qualitativi per l'ingaggio di partner editoriali, ma anche l’ottimizzazione dei budget in ottica di efficienza e ROI. Proprio la collaborazione con diverse tipologie di editori, non solo influencer dunque, ma anche social properties editoriali qualitative e verticali, permette una diversa prospettiva sulle attività di distribuzione di branded content, secondo principi di qualità reale e creazione di progetti ‘sartoriali’. «NativeJ è stata la prima realtà italiana che ha recepito l’esigenza di qualità ed efficienza espressa dal mercato del social content, lanciando già nel 2017 la sua soluzione di marketplace dedicato non solo ad influencer ‘by-invitation-only’, ma anche ad una selezione di editori premium. Siamo quindi una realtà sostanzialmente differente dalle tradizionali piattaforme di influencer marketing, che coniuga alti standard tecnologici con la valorizzazione delle best practice nell'ambito di creazione editoriale di contenuti ed anche giornalistico. Sempre in ottica di coinvolgimento degli utenti e ottimizzazione su KPI obiettivo», commenta Manuela Crotti, Fondatrice & CEO di NativeJ. WebAds ha siglato a gennaio un accordo con la piattaforma con l'obiettivo di valorizzarne l'inventory.

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