Lunedì 17 giugno si apriranno i Cannes Lions 2019, uno degli eventi di maggior rilievo per il settore del marketing e della pubblicità.
Sono 369 le campagne italiane iscritte alla manifestazione, meno di quelle dello scorso anno (quando se ne contavano 448 e quando il nostro paese ottenne un buon bottino di premi con un totale di 21 Leoni). La categoria dove il Bel Paese è più rappresentato è quella della Brand Experience & Activation, con 46 lavori, seguita da Film e Outdoor, entrambe con 42 progetti.
Quest''anno l'Italia potrà invece contare su un numero di giurati molto più alto rispetto agli scorsi anni: dai due del 2018 si passa ai sette del 2019, con diversi esponenti del mondo del digital, annunciati da Adci, rappresentante della manifestazione per l'Italia. Si tratta di Karim Bartoletti, partner/executiver producer di Indiana Productions per la categoria Film Craft, Davide Boscacci, executive creative director Publicis Milan, per la categoria Outdoor, Vincenzo Piscopo, head of media and content di Ciaopeople e Fanpage, per la categoria Media, Alessandro Sciarpelletti, executive creative director di We Are Social, per la categoria Direct, Carla Leveratto, creative partnerships manager di Google, per la categoria Brand Experience & Activation, Caterina Tonini, vice president di Havas PR, per la categoria PR, e infine Giovanni Porro, executive creative director di Havas Milan, per la categoria Film.
In generale, quest'anno sono quasi 31.000 le campagne pubblicitarie, provenienti da 89 paesi, iscritte al premio, anche in questo caso meno degli anni scorsi. Tra le novità del 2019, il ritorno di Publicis, dopo l'assenza nel 2018 e l'introduzione di due nuove categorie, The Creative Strategy Lions, che conta 848 lavori iscritti, e The Entertainment Lions for Sport, con 702 campagne.
Aumentano i progetti iscritti alle tre categorie dell'entertainment, del cinema, Creative eCommerce Lions, Brand Experience & Activation Lions e Lions Digital Craft. Crescono infine anche le partecipazioni da due mercati chiave, quello della Cina e dell'India, così come i lavori iscritti direttamente dalle aziende.