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di Lorenzo Mosciatti

UNA: investimenti pubblicitari in Italia in aumento dell’11,8% nel 2021

Il centro studi dell’associazione presieduto da Marianna Ghirlanda rivede al rialzo le stime e prevede una crescita del 5,2% nel 2022

Marianna Ghirlanda, Presidente Centro Studi UNA

Marianna Ghirlanda, Presidente Centro Studi UNA

Il Centro Studi di UNA, Aziende della Comunicazione Unite, rivede al rialzo le stime sull’andamento del mercato pubblicitario nel 2021. 

In occasione di Comunicare Domani, l’evento tenutosi oggi presso la sede della Luiss Business School di Milano intitolato quest’anno “Prospettive”, l’associazione presieduta da Emanuele Nenna ha fatto il punto sulle previsioni degli investimenti media per la fine dell’anno in corso e ha illustrato lo scenario che attende la industry per il 2022. Un lavoro realizzato dal Centro Studi UNA in collaborazione con il Media Hub che ha visto la partecipazione collegiale di tutti i centri media nonché delle agenzie.

Il dato principale che emerge è che si ritorna a parlare di crescita importante con una previsione, per la fine di questo anno, migliorativa rispetto alle ultime stime di luglio con una crescita che si attesta al +11,8% (contro il +9,2% stimato in estate). Percentuale importante che colma il gap causato dalla pandemia. Anche il trend per il 2022 è caratterizzato dal segno positivo con un incremento atteso del 5,2%. 

Ecco come si chiuderà il 2021

Salvo la stampa, che continua a registrare una leggera flessione verso l’alto, tutti gli altri mezzi che nel 2020 erano andati “in rosso” (a parte il digital) risalgono la china. A guidare la crescita il cinema (+34,1%) e l’advertising online (+13,9%) per un mercato che nel complesso vale 8,7 miliardi di euro. 

A livello di quote per mezzo sono sempre la televisione (44%) e il digitale (42,7%) a farla da padroni.

Per la prima volta quest’anno il Centri Studi UNA ha introdotto anche una nuova metodologia di analisi in grado di valutare il mercato stimando i media tradizionali in modalità “net net” e il digitale con l’esclusione della coda lunga, cioè tutta quella parte afferente a investimenti minimali non rilevanti per gli operatori professionali. Un metodo alternativo che vuole indagare con grande attenzione la share degli investimenti sui diversi mezzi per dare una visione sempre più precisa del mercato. 

 

Cosa aspettarsi per il 2022

I 12 mesi che caratterizzeranno il nuovo anno vedono tutti i mezzi in positivo con una previsione di incremento totale del 5,2%. Il digitale continuerà a crescere secondo un ritmo costante ma importante (+8,5%) così come torneranno a fiorire le categorie più penalizzate dalla pandemia: la stima per il cinema è di un aumento del 68,7% mentre l’OOH supererà il +20%. Un mercato che si allarga anche in volume e che dovrebbe attestarsi sui 9,2 miliardi di euro.


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“In un contesto dove si ragiona in termini di prospettive è assolutamente incoraggiante poter parlare di crescita e di stime migliorative rispetto a qualche mese fa. Il mercato dà segnali di positività”, ha affermato Alessandra Giaquinta, portavoce UNA Media Hub. “L’obiettivo di UNA e del suo Centro Studi è quello di fornire dati e spunti utili e puntuali al mercato perché si possa fare sistema e puntare a un miglioramento costante. Da qui nasce anche la volontà e l’impegno nello sviluppare una nuova metodologia per restituire una fotografia corretta e omogenea del mercato stesso. Da non sottovalutare, inoltre, il coinvolgimento sempre più massivo di tutti i centri media e le agenzie che si sono impegnati per questo e hanno reso tutto questo un appuntamento di riferimento per il settore”. 

“Sono estremamente orgogliosa del lavoro svolto dal Centro Studi UNA e della collaborazione così attiva con il Media Hub”, ha concluso Marianna Ghirlanda, Presidente Centro Studi UNA. “Colgo questa occasione per ringraziare tutte le parti che si sono rese disponibili e indispensabili per la redazione di questa indagine. Solo investendo risorse e posizionandosi come punto di riferimento, dialogando tra le parti e mettendo a fattore comune i dati si può agire per attivare una ripresa consistente dopo un lungo periodo che ha segnato indelebilmente la nostra storia”.

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