Oltre il 73% delle piccole e medie imprese operanti nel settore marketing, comunicazione ed eventi ha investito o ha intenzione di investire nella digitalizzazione del proprio progetto di impresa grazie ai fondi del PNRR nel 2022. Per il 67% circa delle piccole e medie imprese del settore che stanno utilizzando o hanno intenzione di utilizzare le risorse del PNRR, il digitale avrà un ruolo fondamentale o molto importante rispetto alla tipologia di intervento che si prevede di realizzare utilizzando gli incentivi comunitari. Per oltre il 60% circa delle imprese che ricorrono al PNRR per la formazione, gli investimenti in quest’area si focalizzeranno sullo sviluppo di competenze digitali.
Sono queste le principali evidenze emerse dai risultati della terza edizione dell’Osservatorio sulle PMI italiane e sulla loro digitalizzazione di Qonto con la volontà di capire qual è il comportamento delle imprese dei settori marketing, comunicazione ed eventi nei confronti degli incentivi previsti dal PNRR, il loro stato di digitalizzazione, il tema della formazione e le competenze maggiormente richieste. Lo studio è stato condotto su un campione di oltre 1.000 piccole e medie imprese attive in tutto il territorio italiano e operanti in diversi settori, incluso quello marketing, comunicazione ed eventi.
Oltre il 73% delle piccole e medie imprese nei settori marketing, eventi e comunicazione intervistate ha dichiarato dunque di avere già fatto ricorso o aver intenzione di far ricorso agli incentivi previsti dal PNRR (di queste, il 50% circa ne sta già facendo uso). La percentuale, secondo quanto rilevato, è al di sopra della media di tutti i settori presi in esame (70.5%) ma al di sotto di alcuni settori come il Manifatturiero (75,68%), l’IT & Telco (80,6%) e Istruzione & Formazione (76,39%). Tra gli interventi coperti dalle agevolazioni, i più richiesti e scelti da oltre la metà delle PMI del settore sottoposte all’indagine spicca la formazione, per oltre il 60% degli intervistati. La decisione di accedere ai finanziamenti è stata quindi in buona parte influenzata dai recenti avvenimenti economici e geopolitici: lo dichiara oltre il 75% delle imprese del settore.
Focus sulla digitalizzazione del progetto d’impresa
Per oltre il 48% delle imprese nei settori marketing, comunicazione ed eventi, gli interventi previsti grazie ai fondi PNRR avranno principalmente effetti nel lungo periodo, mentre per il 51% nel breve termine.
Tra gli stanziamenti previsti, oltre il 90% tra le PMI italiane dei settori marketing, comunicazione ed eventi che stanno già sfruttando o approfitteranno dei fondi messi in campo dal PNRR, hanno deciso di investire nella digitalizzazione del proprio progetto di impresa. Sul totale delle aziende, la percentuale di quelle che scelgono di aderire al PNRR per innovarsi digitalmente a giugno 2022 (66%) è in linea con quanto rilevato a dicembre 20211 (63%).
Per il 56% circa delle PMI nei settori marketing, comunicazione ed eventi che stanno utilizzando o hanno intenzione di utilizzare le risorse del PNRR, il digitale (e più nello specifico l’implementazione di nuovi strumenti digitali o il loro aggiornamento) avrà un ruolo fondamentale o molto importante rispetto alla tipologia di intervento che si prevede di realizzare utilizzando gli incentivi del PNRR.
Competenze manageriali e digitali, la spinta per colmare il gap nel settore
La survey di Qonto ha evidenziato come le competenze manageriali e quelle digitali, oggi più che mai necessarie per essere più competitivi sul mercato, siano ritenute tra le più difficili da reperire anche nei settori marketing, comunicazione ed eventi. Non a caso, per il 52% circa delle aziende del settore che scelgono di investire in formazione utilizzando le risorse del PNRR, gli investimenti in quest’area si focalizzeranno sullo sviluppo di competenze manageriali, mentre per il 48% sullo sviluppo delle competenze digitali.
L’indagine svolta rivela che cybersecurity e disaster recovery sono temi sempre più attuali anche per le PMI italiane nei settori marketing, comunicazione ed eventi: per oltre il 73% degli intervistati sono previsti investimenti in questo campo nei prossimi 2 anni.