• Programmatic
  • Engage conference
  • Engage Advanced TV
  • Engage Play
22/04/2025
di Andrea Di Domenico

Earth Day, Millennials e Gen Z a confronto. Chi è davvero più green?

Viaggi, moda e auto: uno studio di Azerion analizza le scelte sostenibili degli italiani. Tra idealismo e concretezza, le nuove generazioni mostrano approcci diversi alla lotta contro il cambiamento climatico

Earth-day-2025.png

Negli ultimi anni, parole come “sostenibilità”, “green” e “ambiente” sono entrate sempre più nel nostro vocabolario quotidiano. Ma non per tutti hanno lo stesso significato. Anzi, in che modo si approcciano davvero le diverse generazioni al tema della crisi climatica? A quanto pare, in modo molto diverso e non sempre coerente alle aspettative comuni. A rivelarlo in occasione dell’Earth Day 2025 è uno studio condotto da Azerion, società attiva nel settore delle tecnologie pubblicitarie, che ha analizzato oltre 12 milioni di ricerche online degli italiani legate all’ambiente e alla sostenibilità nel periodo gennaio 2024 e marzo 2025.


Leggi anche, DAZI USA: E ORA CHE SUCCEDE AL MERCATO PUBBLICITARIO ITALIANO?


Un vero e proprio confronto tra generazioni, tra Millennials e Generazione Z. Ma chi sono davvero? I Millennials sono nati tra il 1981 e il 1996: sono la generazione cresciuta con Internet, hanno vissuto la crisi economica del 2008 e oggi si trovano in una fase della vita in cui spesso lavorano, mettono su famiglia e fanno scelte di consumo più mature. La Generazione Z, invece, è composta da chi è nato tra il 1997 e il 2012. Sono i veri “nativi digitali”, cresciuti con smartphone e social network, e si distinguono per un attivismo più diretto e una forte attenzione ai temi sociali e ambientali.

Dallo studio emerge che la sostenibilità è diventata una priorità per entrambe le generazioni, ma con sfumature diverse. I Millennials mostrano una consapevolezza crescente e responsabile, mentre la Gen Z si spinge oltre, adottando comportamenti più radicali e dimostrando un senso di urgenza di fronte alla crisi climatica.

Un dato interessante è che eventi internazionali come la Giornata della Terra o le giornate dedicate alla biodiversità, promosse dalle Nazioni Unite, riescono ad accendere l’interesse collettivo, spingendo milioni di italiani a informarsi di più su questi temi.


Guarda anche: AZIERION AL PROGRAMMATIC DAY

 


L’analisi di Azerion si è concentrata su tre ambiti particolarmente inquinanti: trasporti, moda e automobili, rivelando comportamenti molto diversi. Nel settore viaggi, la Gen Z sembra preferire il treno (37%) come mezzo più sostenibile, ma non rinunciano all’aereo (34%) o al bus (29%). I Millennials, invece, sono meno attenti all’impatto ambientale, scegliendo i mezzi soprattutto in base alla convenienza: aereo (36%), treno (33%) e bus (31%). Per quanto riguarda le auto, la Generazione Z, avendo spesso un budget più limitato, punta sull’usato (45%), ma guarda con attenzione anche alle elettriche (37%) mentre in secondo piano ci sono le ibride (18%). I Millennials, con maggiore capacità di spesa, preferiscono le ibride (41%), seguite dalle elettriche (34%) e solo in ultimo dall’usato (25%). Nel mondo della moda, entrambi i gruppi mostrano interesse per l’abbigliamento di seconda mano, segno che il fast fashion comincia a perdere terreno. Tra le app più utilizzate spicca Vinted, seguita da piattaforme come eBay, Vestiaire Collective e Facebook Market.

Lo studio ha anche individuato le regioni italiane più attive in tema green. A sorpresa, non sono solo le grandi metropoli a guidare il cambiamento, ma molte aree del Centro Italia e delle isole: Umbria, Abruzzo, Trentino, Sardegna, Friuli, Campania, Marche, Liguria, Lazio e Toscana. Sono zone caratterizzate da una forte presenza naturale e da città di piccole e medie dimensioni, fatta eccezione per Roma.

Infine, emerge una categoria trasversale di utenti definiti “eco-consapevoli”: persone attente all’ambiente in ogni aspetto della loro vita, dai viaggi alla tecnologia. Questi individui sembrano appartenere più alla fascia dei Millennials, ma si ritrovano anche tra i più giovani. La moda usata è il loro primo interesse, con 7,2 milioni di ricerche, a fronte dei 5,7 milioni su capi nuovi.

“Questi dati offrono uno spunto di riflessione importante: la sostenibilità sta diventando un valore condiviso, ma con declinazioni differenti a seconda dell'età e delle abitudini di consumo”, ha dichiarato Nicolò Palestino, Country Manager di Azerion Italy. “La sfida per il futuro sarà tradurre questa consapevolezza in azioni concrete e durature: non solo nel marketing e nella pubblicità, ma anche per conservare e preservare le bellezze del nostro Paese e del nostro pianeta”.

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI