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08/01/2021
di Lorenzo Mosciatti

Legge di Bilancio 2021, ecco le misure di sostegno a pubblicità ed editoria

La proroga del bonus pubblicità, del credito d’imposta per le edicole e del tax credit per i servizi digitali, un nuovo regime sperimentale di sostegno alla domanda di servizi informativi delle famiglie a basso reddito

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La proroga del Bonus pubblicità, del credito d’imposta per le edicole e del tax credit per i servizi digitali, un nuovo regime sperimentale di sostegno alla domanda di servizi informativi delle famiglie a basso reddito. Sono queste le principali misure a sostegno della comunicazione commerciale e dell'editoria introdotte con la Legge di Bilancio 2021 approvata a fine anno dal Parlamento e poi pubblicata in Gazzetta Ufficiale. 


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E’ stato dunque confermato per il 2021 e il 2022 il credito di imposta del 50% per tutti gli investimenti pubblicitari sostenuti (comma 608, art.1) e non solo per la parte incrementale rispetto all’esercizio precedente, come previsto dalla norma originaria contenuta nel Dl 50/2017, modificato lo scorso anno dopo il Covid con il Dl Rilancio. A differenza dello scorso anno, il bonus però potrà essere richiesto solo per gli investimenti effettuati sulla stampa quotidiana, periodica e digitale, e non più sulle emittenti televisive e radiofoniche locali. Il tetto di spesa è di 50 milioni di euro per ciascuno dei due anni e, nel caso in cui venga superato questo plafond, è prevista la ripartizione percentuale tra tutti coloro che ne hanno diritto. La domanda per accedere al bonus andrà presentata all’Agenzia delle Entrate per via telematica entro il 31 marzo 2021.


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Intanto, sempre in tema di Bonus pubblicità, da oggi le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali che hanno prenotato il bonus pubblicità per l’anno 2020 possono confermare all’Agenzia delle entrare, tramite l’apposita piattaforma disponibile nell’area autenticata del sito internet dell’ente, gli investimenti pubblicitari effettuati nel 2020 su stampa quotidiana e periodica, anche online, e in questo caso anche su emittenti televisive e radiofoniche non partecipate dallo Stato.


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Tornando alla Legge di Bilancio, è stato confermato sempre per il 2021 e 2022 anche il cosiddetto tax credit edicole (comma 609, art.1), il bonus favore dei rivenditori al dettaglio di quotidiani, riviste e periodici e alle imprese di distribuzione della stampa che riforniscono giornali quotidiani o periodici a rivendite situate nei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti e nei comuni con un solo punto vendita. L’importo del credito d'imposta è stabilito nella misura massima di 2.000 euro. Il bonus si può utilizzare solo in compensazione presentando il modello di pagamento F24 esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Il codice tributo da utilizzare è 6913. 

Prorogato anche il tax credit per i servizi digitali, ovvero il credito d’imposta per le testate edite in formato digitale in relazione alle spese sostenute per l’acquisizione dei servizi di server, hosting e banda larga (comma 610, art. 1). Il tetto di spesa in questo caso è di 10 milioni all’anno. Il bonus sarà assegnato, nella misura del 30% della spesa effettiva sostenuta nell’anno, alle imprese editrici di quotidiani e di periodici, iscritte al registro degli operatori di comunicazione e con almeno un dipendente a tempo indeterminato, per l’acquisizione dei servizi di server, hosting e manutenzione evolutiva per le testate edite in formato digitale, information technology di gestione della connettività.

La Leggi di Bilancio introduce quindi il contributo dell’importo massimo di 100 euro riservato alle famiglie a basso reddito sotto forma di sconto sul prezzo di vendita di abbonamenti a quotidiani, riviste o periodici, anche in formato digitale. La misura, pensata in via sperimentale per gli anni 2021 e 2022 è riservata ai nuclei familiari con un Isee inferiore a 20.000 euro che già beneficiano del voucher per l’acquisizione dei servizi di connessione alla rete internet in banda ultra larga e dei relativi dispositivi elettronici. Il tetto di spesa è di 25 milioni l’anno. La richiesta può essere effettuata presso un qualunque canale di vendita registrato, con copia del proprio documento di identità e autocertificazione sul valore dell'Isee relativo al nucleo familiare.

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