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08/05/2025
di Lorenzo Mosciatti

WPP verso la semplificazione dell’offerta di GroupM «per operare con una voce sola sul mercato»

Il nuovo modello operativo sarà basato su un’unica linea di business e un singolo conto economico. Le novità annunciate ai dipendenti dal Ceo Brian Lesser

Brian Lesser, Global Ceo di GroupM

Brian Lesser, Global Ceo di GroupM

WPP, il gruppo pubblicitario britannico guidato da Mark Read, si prepara a un’importante riorganizzazione della propria divisione media, con impatti rilevanti sulla struttura di GroupM. A confermarlo è un’email interna inviata ai dipendenti da Brian Lesser, Global Ceo di GroupM, che annuncia l’introduzione di un nuovo modello operativo basato su un’unica linea di business e un singolo conto economico, ala fine di "offrire il meglio di GroupM ai nostri clienti, con una sola voce sul mercato". Lo si legge su Campaign

Secondo quanto comunicato da Lesser, i brand delle agenzie del gruppo, tra cui EssenceMediacom, Mindshare, Wavemaker e T&Pm, continueranno ad esistere come marchi di servizio per i clienti, ma non saranno più gestiti come unità di business indipendenti. Le funzioni centrali verranno riorganizzate e accorpate, con l’obiettivo di eliminare le sovrapposizioni operative e migliorare l’efficienza interna. A scomparire saranno anche i titoli professionali specifici di ogni agenzia, in favore di una struttura unificata che rispecchi l’intento del gruppo di presentarsi al mercato come un unico interlocutore.

Verso WPP Media

L’annuncio arriva in un momento in cui si rincorrono le indiscrezioni sul possibile abbandono del marchio GroupM a favore di una nuova identità, WPP Media. Sebbene il gruppo non abbia rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, l’evoluzione appare coerente con la direzione tracciata da Lesser fin dal suo ingresso in azienda, nel settembre 2024. “Abbiamo bisogno di essere più semplici. C’è ancora del lavoro da fare”, aveva dichiarato a inizio anno durante la presentazione dei risultati finanziari di WPP. Ora la semplificazione entra nel vivo, con un’operazione che punta a rafforzare la capacità di rispondere in modo integrato alle esigenze dei clienti.


Leggi anche: WPP CAMBIA IL NOME DI GROUPM IN WPP MEDIA. ECCO PERCHÉ


In seguito alle indiscrezioni sull'abbandono del nome GroupM, Lesser ha voluto far sapere ai dipendenti che possono "aspettarsi di ricevere importanti aggiornamenti aziendali direttamente da me", concludendo che Wpp sta "costruendo un'azienda più forte e competitiva, l'organizzazione media più moderna, strategica e tecnologicamente avanzata nell'era dell'intelligenza artificiale".

Un cambio di passo strategico

Il nuovo assetto prevede anche l’integrazione delle unità Nexus e Investment in un unico dipartimento denominato Media Management and Delivery, finalizzato a scalare le attività core di attivazione media.

Non mancheranno però le ripercussioni occupazionali: come indicato nella comunicazione interna, “alcuni ruoli verranno interessati da questa riorganizzazione”, con impatti che varieranno da mercato a mercato. I colloqui con il personale coinvolto inizieranno già questa settimana in alcune country, con l’obiettivo di completare il processo entro metà anno.

Con questa mossa, WPP intende rafforzare la propria posizione competitiva nel mercato media, sempre più orientato verso modelli integrati e snelli, in grado di offrire efficienza e valore aggiunto ai clienti. Resta ora da capire quale sarà, nei fatti, il ruolo che i singoli brand manterranno all’interno della nuova architettura organizzativa

Secondo Comvergence, oggi GroupM è il primo gruppo sul mercato per billing pubblicitari gestiti, con oltre 62 miliardi di dollari, davanti a Publicis Groupe (a quota 53 miliardi di dollari). L’imminente fusione tra Omnicom e IPG porterà però in dote alla nuova società la prima posizione con un gestito di 71 miliardi. GroupM opera in 88 mercati e dà lavoro a circa 40mila persone.

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