Francesca De Tomaso e Francesco De Guido di The Bunch
The Bunch festeggia il suo quarto anniversario con un bilancio più che positivo: l’agenzia indipendente fondata nel 2021 ha chiuso il 2024 con una crescita del 67% rispetto all’anno precedente, confermando il proprio posizionamento strategico grazie al consolidamento di clienti storici e a importanti nuove acquisizioni.
“A maggio The Bunch compie 4 anni; sono stati anni molto intensi e tutta l’agenzia si è mossa con la consapevolezza che fare un buon lavoro è la carta vincente – dichiara Francesco De Guido, Ceo di The Bunch –. Essere indipendenti e attenti alle esigenze dei clienti, insieme a un team senior in grado di dare valore ai singoli clienti ci permette di prendere decisioni veloci e soprattutto essere attenti al cambiamento di tutto ciò che si muove nel mondo della comunicazione”.
Nei primi mesi del 2025, l’agenzia ha concentrato le sue energie sull’ampliamento del team: “Oltre a puntare sulla creatività, valore assoluto per noi, stiamo investendo molto sul reparto social. Questo grazie all’ingresso di nuovi clienti che ci hanno visto competere a livello internazionale”, ha dichiarato ancora De Guido.
Già a marzo 2025 l’agenzia ha annunciato l’ingresso di sei nuovi figure nel reparto social (leggi qui). Tra queste, Francesca De Tomaso, esperta in content strategy e influencer marketing con un focus sul mercato del lusso, entrata come Social Media Manager e ora nominata Head of Social. Un passaggio, questo, che consolida ulteriormente la nuova direzione intrapresa da The Bunch in questo ambito.
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“Grazie alla sua esperienza potremo ancora di più consolidare la nostra verticalità social in modo più incisivo”, commenta in merito il Ceo De Guido.
Nel suo nuovo ruolo, De Tomaso sottolinea come l’intelligenza artificiale debba essere vista non come una minaccia, ma come “un acceleratore strategico. Ci consente di ridurre il time-to-market delle idee, ottimizzare le performance tramite analisi predittiva e liberare spazio per ciò che conta davvero: pensiero creativo e rilevanza culturale”.
Secondo la manager, oggi la sfida per i brand è creare contenuti capaci di intercettare i codici culturali, essere rilevanti in tempo reale e costruire community solide. “Essere sui social non basta: serve un punto di vista, un’identità forte, contenuti che valgano davvero il tempo delle persone. I trend evolvono in fretta – come dimostrano i casi dei filtri AR o di app effimere come BeReal – ma segnali chiari arrivano da contenuti search-driven e video informativi nativi, che stanno già riscrivendo algoritmi e abitudini di fruizione”, conclude.