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26/01/2021
di Alessandra La Rosa

Taboola pronta allo sbarco in Borsa: quotazione attesa per il secondo trimestre

La piattaforma di content recommendation si quoterà al New York Stock Exchange, con una valutazione di 2,6 miliardi di dollari

Taboola pronta alla quotazione in Borsa

Taboola pronta alla quotazione in Borsa

Un anno dopo il mancato accordo di fusione con Outbrain, Taboola si prepara a diventare una società quotata.

La piattaforma di content recommendation israeliana ha annunciato con una nota ufficiale la sua prossima quotazione al New York Stock Exchange, che dovrebbe vedere la luce nel secondo trimestre di quest’anno.

La società andrà in Borsa attraverso una sua fusione con la “special purpose acquisition company” (anche detta SPAC) ION Acquisition Corp. 1. Le SPAC sono veicoli di investimento costituiti specificatamente per raccogliere capitale al fine di effettuare operazioni di fusione e/o acquisizione di aziende. Una modalità parecchio utilizzata ultimamente per avere un accesso alla quotazione più semplice e rapido della tradizionale IPO.

L’accordo per la quotazione, che vedrà per Taboola una valutazione di 2,6 miliardi di dollari, si stima possa portare nelle casse della società ulteriori 545 milioni di dollari.


Leggi anche: TABOOLA-OUTBRAIN, ECCO PERCHÉ È SALTATO L’ACCORDO DELL’ANNO


Taboola, fondata in Israele dal CEO Adam Singolda nel 2007, ed ora basata a New York e con uffici in tutto il mondo, utilizza il maschine learning per associare articoli, blog, video, app e altro tipo di contenuti agli interessi degli utenti, individuando cosa può essere interessante per specifici profili di persone. È famosa per i suoi widget pubblicitari in fondo ad articoli e homepage di vari siti.

Taboola in Italia

In Italia Taboola ha accordi con vari editori di primo piano. Con RCS ha siglato lo scorso settembre un accordo pluriennale che vedrà RCS MediaGroup utilizzare la piattaforma di discovery Taboola su tutti i suoi siti, compreso Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport.

La società ha in essere anche un accordo con la concessionaria Manzoni, grazie al quale la piattaforma viene utilizzata sui siti del Gruppo GEDI (fra cui Repubblica.it, La stampa.it, Deejay, MyMovies) e i siti dei quotidiani Locali GNN, anche MSN, Huffington Post, Business Insider, Caffeina Magazine, Hearst, deabyday e oltre 100 verticali.

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