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26/07/2022
di Teresa Nappi

Nasce Skip, la holding di Talks Media. L’obiettivo 2022 è di 12 milioni di ricavi

Del Gruppo fanno parte anche 3PW (di cui detiene una quota) e Pubtech, prossima al debutto. I founder Emiliano Messeni e Marco Iacobellis: «Puntiamo a un raddoppio dei volumi entro il 2025 per via organica e attraverso acquisizioni»

I founder di Skip Group: da sinistra, Marco Iacobellis ed Emiliano Messeni

I founder di Skip Group: da sinistra, Marco Iacobellis ed Emiliano Messeni

Dall’esperienza di Talks Media nasce oggi Skip Group, la holding che raggruppa, oltre alla stessa Talks Media, anche 3PW (di cui il gruppo detiene un’importante partecipazione) e Pubtech, quest’ultima ancora non ufficialmente presentata al mercato.

Skip Group intende mettere le persone al centro del progresso tecnologico, contribuendo a diffondere un nuovo Umanesimo Digitale, abbracciando il concetto di scelta.

A fondare Skip Group sono Emiliano Messeni e Marco Iacobellis, che, rispettivamente, conservano anche le cariche di Direttore Commerciale e co-founder e di Ceo e co-founder di Talks Media.

Con i due manager scopriamo la conformazione della holding che punta a chiudere il 2022 con “un fatturato complessivo tra i 10 e 12 milioni di euro”.

Che cos’è Skip Group?

Emiliano Messeni: «Skip Group nasce dall’evoluzione del nostro percorso di imprenditori e dalla portata e rapidità di cambiamento dello scenario digitale. Abbiamo iniziato nel digital quando ancora ci si collegava con il modem 56k e non esistevano i social.

Oggi, lo scenario digitale ha assunto dimensioni e verticalità che meritano la costruzione di un gruppo che abbraccia diverse realtà, specializzate, efficaci e credibili. Skip Group nasce per supportare il posizionamento e la crescita di aziende digitali verticali, connettere i diversi professionisti e condividere know how e tecnologie».

Qual è il suo mercato di riferimento? E quali sono i valori alla base del suo operato?

E.M. «Ci rivolgiamo a tutti i brand, i publisher o le persone che vogliono concretizzare le proprie ambizioni di business e lo facciamo con un approccio human-tech, perché in un mondo e in un mercato che mutano sempre più velocemente, crediamo sia importante seguire una nuova direttrice, andando a riconciliare due elementi solo apparentemente antitetici: l’essere umano e la tecnologia.

Il valore principale che guida ogni nostro progetto è la scelta: stimoliamo e abbracciamo scelte controcorrente per far crescere i nostri business e crearne di nuovi. Il “si è sempre fatto così” per noi non esiste. Siamo fortemente orientati al risultato e non abbiamo timore di fare o proporre ai nostri partner scelte coraggiose.

Il logo di Skip Group

Il logo di Skip Group

Come si articola l’offerta di Skip al mercato?

Marco Iacobellis: «Skip si articola in diverse industry che hanno tutte in comune il digital, di cui siamo grandi appassionati e profondi conoscitori. Ad oggi, fanno parte del gruppo Talks Media, Pubtech e la nostra quota di 3PW.

Con Talks Media mettiamo in connessione brand e publisher attraverso attività advertising, content e licensing (consulta la pagina dedicata su Engagendr)

Con Pubtech, ancora non ufficialmente presentata al mercato, creiamo tecnologie per gli editori, li aiutiamo a monetizzare al meglio la loro inventory e governare la complessità del panorama editoriale. Li supportiamo anche nella gestione del consenso GDPR con la nostra CMP proprietaria, la più veloce e leggera sul mercato.

Con 3PW, infine, abilitiamo i brand e le PMI a vendere su Amazon e sui principali marketplace, supportandoli anche nella gestione logistica. 3PW, inoltre, è il primo investimento del gruppo e un’azienda di cui Skip detiene un’importante partecipazione».

Quali sono gli obiettivi di Skip Group per il 2022?

M.I. «Dal 2010 ci siamo fatti trasportare dal rapido flusso del digitale, adattando i nostri servizi alle necessità dei publisher. Il nostro piano di sviluppo prevede un fatturato complessivo tra i 10 e 12 milioni di euro nel 2022. Il piano di crescita triennale, inoltre, punta a un raddoppio dei volumi entro il 2025, con una crescita, in parte organica e in parte legata a nuovi investimenti e acquisizioni, per allargare il perimetro del gruppo stesso: i settori di elezione rimarranno il martech, il branded content e tutti quei settori dove Skip può fare la differenza portando competenze tecnologiche e di business».

Quali sono i passi che avete già in programma di fare nel prossimo futuro?

M.I. «Sicuramente nei prossimi mesi ci sarà il lancio ufficiale di Pubtech. Fino a oggi abbiamo lavorato in modalità stealth, pur con risultati sinceramente oltre ogni aspettativa. La bontà dei nostri prodotti e servizi ha innescato un passaparola spontaneo tra gli addetti ai lavori che ha anticipato, di molto, le tempistiche che ci eravamo dati per arrivare sul mercato. Tra la fine dell’anno e l’inizio del 2023 prevediamo altre grandi novità sia in ambito tecnologico che in ambito commerciale, ma è presto per parlarne».

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