Nel mondo dell’influencer marketing, distinguersi è ora una questione di metodo, struttura e visione. Lo sa bene Marajeva Zizza, nominata da qualche mese Chief Operating Officer di Hoopygang, agenzia che, archiviato il 2024 con un fatturato di 5 milioni di euro a +25%, si presenta sul mercato con una proposta integrata, basata su creatività, tecnologia e performance.
Alla base dell’approccio di Hoopygang vi è una struttura solida e una forte integrazione tra i team delle varie unit di cui è composta l'agenzia: i team creativo, sales, IRM (Influence Relationship Management), performance e l'area IT. A questo si aggiunge la talent agency Hoopytalent, che punta sulla crescita verticale degli influencer. «Lavoriamo in sinergia con i nostri talent, crediamo in loro e li aiutiamo a crescere nei settori chiave per il mercato: food, beauty, sport, entertainment. La selezione è attenta, guidata da insight e qualità dei contenuti», spiega Marajeva.
Tra i punti di forza dell'agenzia la piattaforma tecnologica proprietaria, che consente di monitorare i dati reali dei creator coinvolti e offrire massima trasparenza ai clienti. «La piattaforma ci permette di mostrare in modo chiaro perché un talent è adatto a un brand, con dati autentici e reason why concrete. In un contesto dove la reputazione è fondamentale, la coerenza tra influencer e valori del brand è imprescindibile», racconta la manager.
In un mercato in continua evoluzione, Hoopygang guarda al futuro con obiettivi precisi: «Tre anni fa non avrei immaginato dove saremmo arrivati oggi. Ma la strada è chiara: crescita organica, nuove competenze, apertura ai mercati esteri e una maggiore integrazione dell’intelligenza artificiale».