Per Hellodì il 2022 significa rilancio: infatti, quella conosciuta come content media house, specializzata nell'attivazione di community sportive, si evolve nella sua proposizione al mercato in un’agenzia a tutto tondo che sceglie di puntare tutto su una "alleanza transgenerazionale" tra i giovani talenti che ne fanno parte e l’esperienza di chi conta anni di professione alle spalle.
Nata nel 2016 da un’idea dei due millennials Alex Ballato e Francesco Ferrari, oggi a capo dell’agenzia, Hellodì è ora pronta a consolidare l’esperienza raggiunta e a esplorare nuovi territori nel mondo della comunicazione digitale: «Intendiamo crescere grazie allo scambio virtuoso tra la visione dei senior e l’abilità tecnologica e la potenza ideativa degli junior», spiegano a Engage i founder.
Dopo mesi di progettazione, ora l’agenzia punta a segnare il passo nei segmenti che negli anni l'hanno vista crescere e affermarsi come partner completo per la comunicazione digitale dei brand: dal branded content alla content strategy; dai progetti multipiattaforma al brand integration; dall’influencer marketing al social media management e alla pianificazione media. Con incursioni in eventi digitali, on field (ambito music nel mirino) e nel metaverso.
«Le aziende e i brand che si rivolgono a Hellodì devono sapere che siamo in grado di coprire ogni aspetto delle loro esigenze di marketing e di comunicazione digitale», ci spiegano ancora i manager.
Il tutto però senza abbandonare lo spirito degli startupper: «Lo spirito, infatti, è sempre quello dell’inizio. Non riusciamo a smettere di inventare, innovare, moltiplicare le proposte. Però certo, con quaranta persone tra dipendenti e collaboratori (e se contiamo tutto il Digital Lab la squadra si allarga a cento professionisti), sentiamo anche una grossa responsabilità», racconta Francesco Ferrari.
«Siamo una realtà dinamica. La nostra squadra è composta per lo più da giovanissimi, molti escono direttamente dall’Università di comunicazione e marketing e sbarcano qui da noi pronti a essere messi in mare in autonomia. Sono loro ad aiutarci a mantenere quella freschezza mentale vicina allo spirito da startupper», continua Ferrari.
E poggia su questa consapevolezza il nuovo progetto di Hellodì di crescere trasformandosi in un’agenzia a tutto tondo: «Siamo ormai un’agenzia matura, ma anche fluida, come ha già sottolineato Francesco. Matura perché abbiamo quell’esperienza che ci dà modo di aiutare il cliente a identificare il pubblico ideale per loro, sia che si rivolga a un target boomer, alla generazione X, ai millennial, alla genZ e a breve anche agli Alfa, ma anche di scegliere il prodotto più adatto. Fluida, perché anche quest'anno abbiamo messo in cantiere nuove pipeline di prodotti che solo qualche mese fa non avremmo nemmeno immaginato di trattare», aggiunge Alex Ballato.
Le novità di Hellodì
Tra le novità, i due fondatori di Hellodì parlano per esempio di «progetti di riqualificazione urbana per quelle realtà che vogliono avvicinarsi al mondo street/urban; una partnership con una realtà leader del metaverso, il gruppo The Nemesis, con cui andremo a esplorare ogni angolo di questo nuovo mondo virtuale e quello degli NFT. Abbiamo una expertise significativa nel campo music ed entertainment (ne è un esempio il format Fuori Onda scritto e prodotto da Hellodì e distribuito su Twitch per Amazon Music, ndr) da far esplodere ancora di più. E, “last but not least”, siamo un punto di riferimento in Italia negli eSport e Twitch, tanto che l’Osservatorio italiano esports (Oies) ci ha premiato proprio a gennaio 2022 con il suo badge dedicato alle aziende con competenze qualificate».
Il nuovo approccio multipiattaforma di Hellodì
Il nuovo capitolo di Hellodì che ha preso il via con il 2022 vede l’agenzia abbracciare, inoltre, un approccio multi-piattaforma, necessario per essere protagonisti ed emergere in futuro nell’ambito della comunicazione digitale.
«La comunicazione digitale è un mondo in continua evoluzione. Le parole d’ordine oggi sono live, aggregazione, walled garden, omnicanalità e gamification. Per capire tutto questo basti pensare all’ultima edizione di Sanremo. Uno show televisivo con 71 anni di storia, che è riuscito ancora a stupirci. Il format è quello “antico” del concorso canoro, ma guardiamo il modo in cui il pubblico lo fruisce: con un occhio guarda la tv, con l’altro segue i commenti sullo smartphone, mentre con l’orecchio ascolta i commenti dell’influencer preferito», spiega ancora Alex Ballato.
«È questo l’approccio multi-piattaforma che ci indica la strada di quello che dobbiamo offrire ai brand per continuare a esserci e a farsi notare», aggiunge poi Francesco Ferrari.
Il futuro di Hellodì
I progetti dell’agenzia sono quindi tanti e impegnativi. «Non sappiamo dove vogliamo arrivare tra cinque anni, ma sappiamo come vogliamo arrivarci, continuando a offrire ai nostri clienti un livello di competenza elevato, servizi di qualità, flessibilità, un paniere di prodotti variegato, e al passo con la comunicazione contemporanea», dicono i due fondatori.
Hellodì è, in effetti, composta da tante anime: Bloomind, cuore pulsante dell’agenzia creativa, Redfir, casa di produzione video, Louder, operativa nel media musicale, ed Hel, un progetto per gli esport.
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«Le aziende e i brand che si rivolgono a noi devono sapere che siamo in grado di coprire ogni aspetto delle loro esigenze di marketing e di comunicazione digitale, copriamo tutta la filiera della comunicazione: dall’ideazione alla produzione, fino alla distribuzione, aggiungono ancora i founder.
Spazio anche alla formazione con Hellodì Academy
Intanto, Hellodì ha dato il via anche alla terza edizione della Hellodì Academy sulla Comunicazione sportiva, un corso che è possibile frequentare in presenza, ma anche in live streaming.
«Siamo partiti il 21 marzo e, anche quest’anno, avremo come docenti solo i fuoriclasse del mondo del giornalismo sportivo, partendo da uno dei volti più noti della tv, Monica Bertini, per passare allo stratega del calcio mercato Gianluca di Marzio, al re delle dirette, Luca Marchetti, fino al teorico della telecronaca perfetta Dario Massara e al veterano della narrazione calcistica, Carlo Pellegatti», dichiara Francesco Ferrari.
«Questo è anche un modo per contribuire al mondo della formazione, cercando di portare i professionisti che hanno avuto la fortuna di fare un percorso lavorativo molto ricco a condividere le loro esperienze e le loro competenze con i giovani, aiutandoli a essere pronti per il mondo del lavoro reale», conclude Alex Ballato.