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15/04/2021
di Daniele Rocca

Targeting contestuale: una strategia cookieless per il programmatic advertising

Il mercato della pubblicità digitale cerca strade alternative in vista della scomparsa dei cookie di terza parte. Il punto sul contextual targeting con Gianpio Gravina di Publicom

Gianpio Gravina, Ceo di Publicom

Gianpio Gravina, Ceo di Publicom

In un anno in cui l’attenzione del mondo digital è concentrata sul tema di un futuro cookieless, è importante pianificare e integrare nelle proprie strategie di digital advertising delle possibilità di targhettizzazione che vengono meno all’uso del dato cookie-based, senza rinunciare alla qualità delle campagne. Tra queste, il targeting contestuale, di cui abbiamo parlato con Gianpio Gravina, Ceo dell’agenzia digitale milanese Publicom.  

“All’interno della nostra offerta digitale, che include anche l’area del Programmatic, stiamo adottando già da tempo delle strategie di contextual targeting”, ci spiega Gianpio Gravina. “L’attivazione di segmenti di targeting contestuale permette infatti di erogare contenuti pubblicitari coerenti con il contenuto e i temi dei domini di erogazione. Grazie alla collaborazione con i migliori provider del mercato, possiamo definire insieme al cliente i contenuti e i temi più in linea con la sua comunicazione ed essere presenti nei luoghi digitali che li sviluppano più estesamente”.

Il targeting contestuale permette infatti di selezionare in ottica pre-bid parole chiave e categorie di argomenti attraverso provider che sfruttano le tecnologie di analisi semantica per posizionare i contenuti in ambienti affini al tema selezionato. “Attiviamo queste strategie in campagne Video e Display, garantendo la possibilità di erogare volumi di impression scalabili anche su inventory premium selezionate e posizionamenti accurati, mantenendo una forte attenzione alla qualità e senza venir meno ai temi di Viewability, Brand Safety e raggiungimento dei migliori KPI in linea con i benchmark di mercato”, aggiunge Gianpio Gravina.

La soluzione di contextual targeting considera infatti prioritari i temi della qualità e della coerenza comunicativa. In un momento in cui la pubblicità digitale è sempre più attenta alla percezione del brand e alla qualità del suo messaggio, è importante che l’utente possa essere raggiunto da messaggi coerenti e da pubblicità in linea con i suoi interessi. Conclude Giovannipio Gravina: “All’interno del team Programmatic di Publicom lavoriamo in questa direzione, mantenendo l’attenzione sulle novità offerte dal mercato. Anche attraverso il targeting contestuale, garantiamo il massimo controllo nell’erogazione di contenuti adv digitali fornendo un ulteriore filtro alle possibilità di ottimizzare in modalità pre-bid le nostre attività Programmatic oltre che un’alternativa alle targettizzazioni data-driven guidate dai cookies”.

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