Foto di Gerd Altmann da Pixabay
E’ ufficialmente sul mercato Point-out, la startup innovativa che ha sviluppato la prima piattaforma in Italia di intelligenza artificiale per le media relations e la comunicazione strategica. A fondare Point-out un team multidisciplinare composto da Filippo Benetti, Nicola Comelli e Fabio Era.
“Il mondo delle media relations sta cambiando profondamente – spiegano i co-founder – e cresce l’esigenza di poter disporre di strumenti intelligenti capaci di governare la quantità crescente di dati con la quale si confrontano i professionisti di questo settore. Point-out abilita agenzie di comunicazione e uffici stampa a elaborare queste informazioni con immediatezza ed efficacia, aiutandoli a intercettare trend, individuare nuove opportunità di coverage e guidare clienti e stakeholder nella comprensione dei diversi contesti mediatici”.
La piattaforma, aggiornata in tempo reale, si arricchisce ogni giorno di circa 15.000 contenuti e elabora oltre 2,5 milioni di articoli, cartacei e digitali, scritti da più di 10.000 autori e pubblicati su oltre 1.500 testate e siti.
Più nel dettaglio, l'intelligenza artificiale di Point-out profila e organizza i contenuti, gli autori e le testate, generando informazioni facilmente navigabili, grazie a tre funzionalità:
• Smart Targeting: consente di caricare un messaggio (che può avere la forma del comunicato stampa o anche di un semplice testo) e scoprire i content creator, i giornalisti e le testate più rilevanti per quel particolare contenuto.
• Discovery: grazie all'AI è possibile navigare tra i contenuti disponibili in piattaforma e scoprire i giornalisti e le testate più rilevanti per le ricerche effettuate.
• Media Analytics: permette di generare infografiche sulla base dei diversi filtri selezionati, visualizzando efficacemente i dati
In questa fase di early adoption, tra i primi clienti di Point-out figurano, tra gli altri, le direzioni della comunicazione italiane di TikTok e Deloitte, nonché agenzie e società di consulenza come Blum e Adl Consulting. “In questa fase vogliamo ottimizzare la piattaforma e la tecnologia, lavorando al fianco dei nostri clienti – aggiungono i co-founder, che si apprestano a lanciare un round di investimento a inizio 2024 -. Nei prossimi 12 mesi, accanto allo sviluppo commerciale sul mercato italiano, contiamo di sviluppare un primo test su un altro mercato europeo. La nostra, infatti, è una soluzione tech-driven, ed è pensata per poter elaborare flussi di contenuti in qualsiasi lingua”.