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28/08/2018
di Cosimo Vestito

Maps marketing: la nuova frontiera

Dalla cartografia allo sviluppo dei videogiochi, passando per la realtà virtuale fino ad arrivare alle più recenti innovazioni tecnologiche. Una panoramica sulle opportunità offerte dal modello pubblicitario

L’11 Giugno del 2001 l’azienda statunitense Keyhole Inc., specializzata nello sviluppo di software per la mappatura del globo terrestre rilasciò la prima versione di un programma, chiamato Keyhole, destinato a cambiare la nostra relazione con lo spazio che ci circonda. Tre anni dopo la Keyhole Inc. fu acquistata da Google e il software rinominato di conseguenza. Nasceva Google Earth. Un anno dopo, l’8 Febbraio del 2005 l’azienda di Mountain View implementava il servizio cartografico di Earth con un nuovo e più potente software destinato a rivoluzionare la nostra percezione dello spazio. Nel giro di un anno all’interno di Google Maps fu possibile consultare le strade di molte città degli Stati Uniti, di Puerto Rico, del Giappone, del Canada e perfino di Torino in occasione delle Olimpiadi invernali in programma nel capoluogo piemontese. L’era del maps marketing era solo all’inizio.

Dalla cartografia al marketing

Dall’iniziale entusiasmo per un servizio cartografico capace di farci vedere per la prima volta casa nostra a volo d’uccello e direttamente sul nostro PC, siamo passati con l’avvento degli smartphone a servizi targettizzati in base alla nostra geolocalizzazione. Lo sviluppo di questo modello di marketing è andato di pari passo con la crescente diffusione dei dispositivi portatili. Da un lato l’utente poteva effettuare i suoi acquisti in totale libertà, scegliendo i servizi, i negozi e i prodotti migliori in base alla sua posizione sulla mappa. Dall’altro le aziende per la prima volta nella storia del marketing, avevano a disposizione una quantità di dati impressionante per realizzare e promuovere servizi ad hoc in base alla prossimità degli utenti. Business e customer non sono mai stati vicini come adesso.

I nuovi sviluppi del Maps marketing

È recente la notizia, di quelle che fanno parecchio scalpore tra gli addetti ai lavori, che Google ha reso disponibili per gli sviluppatori di videogame il database di Google Maps. Questo significa per tutti coloro che si occupano di creare videogiochi, avere a disposizione una risorsa unica oltreché vastissima. I game designer non dovranno più sgobbare centinaia di ore per ricostruire città, interni di palazzi ed edifici visto che avranno già tutto in mano nel database di Google. Non solo, visto che il colosso di Mountain View, per facilitare il lavoro, renderà anche disponibile un software capace di integrare le immagini delle sue mappe con gli ambienti di gioco. Una rivoluzione se pensiamo ai classici videogame anni ‘80 dove i pixelati paesaggi presenti sugli schermi arcade offrivano solo la fugace illusione di trovarci in ambienti reali. La nuova frontiera dei videogame e del marketing si intrecciano nella realtà aumentata e negli ambienti virtuali messi a disposizione da Google.

Map marketing e promozione

L’integrazione di ambienti virtuali scansionabili dall’utente ha reso possibile la creazione di sistemi altamente efficienti per rendere l'esperienza dell'utente sempre più interattiva e coinvolgente. La tradizionale differenza tra spazio fisico e virtuale si va assottigliando, favorendo una maggiore integrazione tra l’utente e l’ambiente che lo circonda. Con un aggiunta in più: le informazioni. I software di realtà aumentata che Google con ARCore e Apple con ARKit hanno reso disponibili sui loro rispettivi smartphone costituiscono il primo passo per un'esperienza di acquisto più precisa e soddisfacente per il cliente. Mentre le aziende rendono disponibili app in realtà aumentata per i loro customer. Un esempio ormai divenuto un classico è quello dell’applicazione Ikea per collocare i mobili direttamente nello spazio fisico della nostra abitazione. Senza dover prendere noiose e imprecise misure. Snapchat e Facebook permettono alle aziende di creare degli adesivi 3D da inserire nei video, stesso discorso, ma di qualità estremamente superiore, sono gli sticker lanciati da Google, dedicati a Stanger Things e Star Wars. Dal punto di vista commerciale le applicazioni sono infinite e lo stesso vale per i contenuti culturali. Immaginiamo di poter dare una prima occhiata ai siti archeologici caricati su Google Maps con informazioni “aumentate” palazzi e mosaici in modo tale da avere una guida più ricca e accurata su quello che andremo a visitare. E il tutto direttamente dal nostro smartphone.

Le nuove frontiere del Map marketing

Sempre più connessi grazie al prossimo balzo in avanti con il 5G. Sempre più geolocalizzati con dispositivi portatili e satelliti in grado di determinare con estrema precisione la nostra posizione. Sempre più immersi in uno spazio a cavallo tra il fisico e il virtuale. Certo i film di fantascienza non ci rassicurano con le loro visioni apocalittiche e alienanti del nostro futuro. Ma immaginate le potenzialità del Map marketing e della realtà aumentata nel settore turistico con informazioni dettagliate e precise suoi luoghi che stiamo visitando. Aggiornabili in tempo reale e con un risparmio in termini di impatto ambientale significativo. Immaginiamo il settore della ristorazione e della gastronomia con menù consultabili direttamente da Street View. Immaginiamo il settore immobiliare che potrebbe sfruttare in maniera significativa le mappe offerte da Google per rendere più accurata e soddisfacente l’esperienza dei potenziali clienti. Immaginiamo un futuro più ricco e un’esperienza più completa con le nuove frontiere del Maps marketing.

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