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12/05/2022
di Alessandra La Rosa

Silverbullet e Making Science uniscono le forze: annunciata una joint venture

Le due aziende metteranno a fattor comune prodotti, servizi e talenti per fornire al mercato soluzioni per l'era privacy-first e post-cookie

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Silverbullet e Making Science uniscono le forze. Le due società hanno annunciato una joint venture che le vedrà mettere a fattor comune i rispettivi prodotti, servizi e talenti, con l’obiettivo di fornire al mercato soluzioni per l'era privacy-first e post-cookie.

Le due organizzazioni, si legge in una nota, hanno team di esperti basati in Italia, e questa collaborazione fornirà ai marchi italiani soluzioni di trasformazione digitale incentrate sui dati di prima parte, con analisi e strategie a prova di futuro per l'era del marketing senza cookie.

La joint venture porterà benefici a entrambe le società, rivoluzionandone ed ampliandone i servizi, dalla progettazione e implementazione di strategie per i dati di prima parte, alle implementazioni tecniche e all'integrazione tra piattaforme AdTech e MarTech, dati e analisi, e soluzioni post-cookie. Tutti i servizi saranno disponibili in tutti i mercati, compreso quello italiano, dove la lista dei clienti di alto profilo di Silverbullet include già Fiat Chrysler Automobiles e Dolce&Gabbana. L'operazione porterà anche a un'interessante offerta delle soluzioni di Google, che comprende conoscenze specialistiche e l’attestato di Google Marketing Platform Reselling Partner, insieme a soluzioni video contestuali avanzate su YouTube e TikTok, oltre a sfruttare partnership consolidate con Salesforce Marketing Cloud e CDP leader come Treasure Data, una piattaforma di proprietà di Softbank.


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Un altro punto di forza di Making Science e Silverbullet sarà il potenziamento delle capacità dell'intelligenza contestuale, ovvero della pubblicità mirata basata sui contenuti e sulla rilevanza dei siti web. Sfruttando gli algoritmi di 4D (soluzione contextual attualmente parte dell’offerta di Silverbullet), i brand saranno in grado di raggiungere i clienti nel luogo e nel momento giusto. Questa soluzione video avanzata di computer vision, inoltre, è in grado di identificare, tra i vari segnali, oggetti, loghi e contenuti potenzialmente inadatti da evitare, consentendo un targeting sofisticato e strategico su tutti i canali degli utenti.

“La joint venture con Making Science non potrebbe avvenire in un momento migliore – commenta Umberto Torrielli, co-fondatore e CSO di Silverbullet –. Poiché Google ha confermato la fine dei cookie di terze parti, i nostri clienti sono alla ricerca di nuove soluzioni migliorate per l'era della privacy. La consolidata relazione di Making Science con Google, l'ampia base di talenti e le ottime relazioni con i clienti si fondono perfettamente con il prodotto proprietario di Silverbullet, 4D, le ampie competenze sui dati di prima parte e l'impronta globale dei clienti. Creando così un valore significativo per i nostri clienti e azionisti.”


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“Siamo sempre impegnati ad aumentare le nostre capacità a favore dei nostri clienti, e la joint venture con Silverbullet fa proprio questo – aggiunge Victor Vassallo, Direttore Generale di Making Science Italia –. L'ampliamento del pool di talenti e dei prodotti a cui si accede grazie alla partnership sfrutta non solo la portata di Silverbullet negli Stati Uniti, Regno Unito, Nord Europa, Europa meridionale e Australia, ma anche le significative capacità 'offshore' di Making Science. Questo darà ai nostri clienti e partner l'opportunità di espandere la portata del loro lavoro mentre ci dirigiamo verso un futuro senza cookie.”

Grazie a questa partnership, dunque, le due società si propongono di offrire ai clienti un’offerta ancora più forte e completa, all’interno di un mercato, quello della pubblicità digitale, che si stima raggiungerà i 786,2 miliardi di dollari entro il 2026 e crescerà a un tasso del 13,9%, ma in cui le preoccupazioni relative ai dati e alla privacy sono sempre più diffuse, soprattutto da quando Google ha fissato una data per la fine dei cookie di terze parti.

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