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14/02/2023
di Alessandra La Rosa

Privacy Sandbox di Google debutta in versione beta su Android

La suite di soluzioni cookieless per targeting e misurazione della pubblicità approda sui primi dispositivi mobile. Ecco cosa cambia per gli utenti, mentre Big G continua a raccogliere feedback dagli operatori

Foto di Denny Müller - Unsplash

Foto di Denny Müller - Unsplash

Qualche mese fa Google aveva annunciato il prossimo approdo di Privacy Sandbox su Android. Adesso il giorno "X" è arrivato, e la suite di soluzioni cookieless del colosso del web per il targeting e le misurazioni è finalmente disponibile sull'ecosistema mobile.

In un blog post, Big G spiega che Privacy Sandbox ha fatto il suo debutto in versione beta su alcuni dispositivi Android idonei: un’implementazione graduale che parte da un piccolo gruppo di device Android 13 e che si espanderà nel tempo.

Privacy Sandbox per Android è stata annunciata inizialmente l'anno scorso, e da allora Google ha lavorato con gli operatori della industry digitale per raccogliere feedback e iniziare a testare le tecnologie della suite. Oggi la società approda alla fase successiva di questa iniziativa, implementando la prima versione beta di Privacy Sandbox su Android sui dispositivi idonei, grazie alla quale utenti e sviluppatori potranno sperimentare e valutare le soluzioni della suite nel mondo reale.

Privacy Sandbox di Google arriva su Android. Cosa cambia per gli utenti?

Ma cosa cambia concretamente per gli utenti? “La versione beta di Privacy Sandbox su Android verrà implementata gradualmente, a partire da una piccola percentuale di dispositivi Android 13, e si espanderà nel tempo – spiega Google nel blog post –. I dispositivi partecipanti saranno determinati in modo casuale. Se il vostro dispositivo verrà selezionato per la versione beta, riceverete una notifica Android che vi informerà.”


Leggi anche: PRIVACY SANDBOX DI GOOGLE, ECCO COME FUNZIONANO LE TRE API CHE COMPONGONO LA SUITE


“La versione beta di Privacy Sandbox – continua Big G – fornisce nuove API progettate ponendo la privacy al primo posto e che non utilizzano identificatori in grado di tracciare l’attività delle persone su app e siti web. Le app che scelgono di partecipare alla versione beta possono utilizzare queste API per mostrarvi annunci pertinenti e misurarne l'efficacia.”

Sarà possibile controllare la propria partecipazione alla versione beta accedendo alla sezione Privacy Sandbox delle Impostazioni del proprio dispositivo. Da questa schermata si potranno vedere e gestire gli interessi che le app possono utilizzare per mostrare annunci pertinenti, come ad esempio se si è interessati ad argomenti come Film o Attività all’aperto. Si potrà bloccare qualsiasi argomento se non corrisponde ai propri interessi, e annullare l’iscrizione alla versione beta se si preferisce non partecipare.

Durante l’implementazione di questa versione beta di Privacy Sandbox per Android, Google continuerà a raccogliere feedback dagli operatori del mercato che utilizzano gli strumenti della suite. “Accogliamo con favore un'ulteriore partecipazione da parte delle organizzazioni di tutto il settore”, dichiara la società.

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