di Caterina Varpi

Header bidding: eADV lancia l'algoritmo proprietario PerformBID

L'algoritmo si basa sull'architettura header bidding di Prebid al quale sono state apportate espansioni ed implementate features al fine di massimizzare l'efficacia delle campagne pubblicitarie

eADV Srl, società italiana indipendente, che si occupa della gestione di pubblicità digitale, fondata a Catania da Nino Romano e Fabio Salamone, ufficializza il rilascio del suo algoritmo proprietario PerformBID. L'algoritmo PerformBID è il risultato di uno studio tecnologico e si basa sull'architettura header bidding di Prebid al quale sono state apportate espansioni ed implementate features al fine di massimizzare l'efficacia delle campagne pubblicitarie, sia per i publishers in termini di revenue che per gli advertiser in termini di KPI. La società si è posta l'obiettivo di creare, con la sua soluzione integrata, un punto di incontro efficiente e performante tra la disponibilità di inventory dei publishers e le offerte in programmatic del mercato pubblicitario, puntando sull'ottimizzazione dei posizionamenti pubblicitari, sulla massimizzazione della viewability, sull’utilizzo di codici asincroni appositamente studiati per ridurre al minimo le latenze e non alterare il page-speed delle pagine. "Sono tante le novità tecnologiche che abbiamo introdotto, siamo orgogliosi di aver trasformato il nostro know-how in un incremento delle revenue in programmatic superiore al 50% per gli editori che hanno affidato a noi la gestione pubblicitaria, e sui quali abbiamo già sperimentato con successo il nostro algoritmo PerformBID", spiega Nino Romano, Ceo e co-founder di eADV. All’interno dell’algoritmo PerformBID, eADV ha introdotto anche la funzionalità Magic code che automatizza e semplifica per il publisher il posizionamento degli spazi pubblicitari. E’ il team di eADV lato back-end che si occupa quindi di individuare ed utilizzare in modo automatizzato i migliori posizionamenti con lo scopo di ottenere i massimi risultati. "I nostri publishers sono entusiasti poiché hanno messo nel cassetto l’onere di dover trovare la formula giusta per monetizzare la propria inventory, dovendosi poi preoccupare di monitorare le performance e quindi agire di conseguenza per tentare di migliorare i risultati, spesso in modo improvvisato", spiega Fabio Salamone, co-founder di eADV.

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