Il Consiglio di Stato dice addio all'affidamento diretto di Sanremo alla Rai, respingendo tutti i ricorsi relativi all’organizzazione del Festival per il triennio 2026-2028. La giustizia amministrativa ha dichiarato inammissibile l'intervento delle associazioni dei consumatori e respinto integralmente gli appelli di Rai, Rai Pubblicità e Comune di Sanremo contro la decisione del Tar Liguria, che aveva annullato l'affidamento diretto per le edizioni 2024-2025, imponendo una gara pubblica.
A seguito di questa decisione, prende il via la trattativa del Comune con la Rai, unica candidata al bando per l'organizzazione della manifestazione canora (ne abbiamo parlato qui).
Il caso si è aperto a fine 2024, quando il Tar Liguria bocciò l’affidamento diretto alla Rai del Festival, aprendo le porte alla possibilità di andare a gara, con il bando aperto dal Comune ad aprile (qui la news). Il bando ha una valore di 6,5 milioni all’anno, a cui si aggiunge una percentuale non inferiore all’1% su tutti gli introiti derivanti dai proventi pubblicitari e dallo sfruttamento dei marchi concessi da corrispondere al Comune di Sanremo.