Nella foto, da sinistra: Alex Hole e Minai Bui
Samsung Ads, la divisione pubblicitaria di Samsung, annuncia l’integrazione dei dati di utilizzo degli smartphone del brand all’interno delle sue soluzioni pubblicitarie per le TV connesse.
Grazie all’introduzione dei dati provenienti da oltre 20 milioni di smartphone, che si aggiungono agli insight esclusivi raccolti da quasi 70 milioni di Smart TV Samsung attive in Europa, gli inserzionisti di Italia, Regno Unito, Francia, Spagna e Germania potranno migliorare targeting, analisi e misurazione delle campagne pubblicitarie, nel pieno rispetto della privacy.
Gli insight anonimizzati sull’utilizzo delle app da mobile, combinati con il dataset CTV proprietario di Samsung e con dati di terze parti, offrono ai brand metriche fondamentali legate all’engagement e ai pattern di utilizzo, come le categorie di app installate, la frequenza d’uso e i momenti di fruizione. Questi insight consentono una lettura più accurata dell’audience e supportano l’ottimizzazione delle strategie media, mettendo in luce le differenze tra il comportamento di visione televisiva e il consumo mobile.
Ad esempio, un’azienda del settore travel potrebbe pianificare una campagna di awareness rivolta a chi guarda contenuti di viaggio in TV, intercettando al contempo con offerte personalizzate chi prenota le vacanze tramite smartphone.
Il dataset, disponibile solo con il consenso degli utenti, alimenterà anche soluzioni di machine learning per il lookalike modeling, permettendo agli advertiser di raggiungere un pubblico più ampio e rilevante, migliorando così l’esperienza pubblicitaria sia per gli spettatori che per i brand.
Una risposta al mistero del “second screening”
Con l’integrazione di questi dati, Samsung Ads fa luce anche sui comportamenti di second screening, perfezionando la profilazione dell’audience e contribuendo direttamente alla misurazione delle campagne. Comprendere le interazioni tra TV e smartphone è oggi cruciale, considerato l’aumento del consumo simultaneo su entrambi i dispositivi. In Italia, ad esempio, il picco si registra in fascia serale, tra le 21 e le 22, quando rispetto alla media giornaliera l’uso dello smartphone cresce del 28% e quello della TV del 22%, secondo quanto evidenziato dal report “Behind The Screens”.
Una visione integrata che consente di colmare il “punto cieco” generato dal second screen, ottenendo risultati più efficaci grazie a decisioni fondate su dati concreti.
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“I consumatori moderni passano con naturalezza da uno schermo all’altro e ciò significa che dobbiamo raccogliere insight e agire con la stessa fluidità – commenta Alex Hole, Senior Vice President e General Manager di Samsung Europe e MENA – Le zone d’ombra causano sprechi ed esperienze meno rilevanti per gli utenti. In qualità di più grande fonte europea di dati deterministici basati su tecnologia ACR (Automatic Content Recognition) e tra i maggiori produttori al mondo di dispositivi mobili, siamo orgogliosi di offrire agli inserzionisti insight cross-device su larga scala per decifrare il comportamento dei consumatori e connettere i brand con la giusta audience”.
“La pubblicità televisiva ha subito profonde trasformazioni negli ultimi decenni e oggi è più che mai connessa e data-driven – aggiunge Minai Bui, Director of Product Marketing, Europe di Samsung Ads – Con questa novità, Samsung Ads propone un approccio veramente cross-device, con insight affidabili e un targeting di precisione su quasi 70 milioni di Smart TV del brand. L’espansione del dataset CTV con dati mobile di prima parte porterà risultati migliori senza rinunciare alla forza persuasiva della pubblicità televisiva”.
La pubblicità su Connected TV in Italia: un mercato in forte espansione
All'interno dell’odierno panorama pubblicitario, la componente legata alla Connected TV mostra una crescita particolarmente significativa: nel nostro Paese gli investimenti in questo segmento sono stati calcolati in 568 milioni di euro nel 2024, con un aumento del 21% rispetto al 2023. Questi dati evidenziano come la CTV stia diventando un elemento centrale nelle strategie pubblicitarie, grazie alla sua capacità di offrire targeting avanzato e contenuti personalizzati, rispondendo alle esigenze di un pubblico sempre più orientato verso esperienze di visione on-demand e multi-device.