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07/07/2023
di Simone Freddi

Rai Pubblicità: "Copertura, attenzione e relazione" per un 2023 con raccolta a segno più

L'A.D. Gian Paolo Tagliavia illustra la strategia della concessionaria sull’onda di un mercato in fiducia e di una nuova stagione tv che punta su fiction, intrattenimento e sul rinnovamento di Rai 2

Gian Paolo Tagliavia (fonte foto: Twitter @Raiofficialnews)

Gian Paolo Tagliavia (fonte foto: Twitter @Raiofficialnews)

Rai Pubblicità chiude i primi 5 mesi dell’anno con una raccolta televisiva in crescita del 3,8% sullo stesso periodo del 2022 e ritiene di potere mantenere il segno più anche a fine anno, nonostante il 2022 abbia beneficiato dei Mondiali di Calcio in Qatar, sull’onda di un mercato in fiducia e di una nuova stagione televisiva che conta su un’imponente offerta di fiction e di intrattenimento e sul profondo rinnovamento di Rai 2.


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«La forza del prodotto Rai è il combinato di grandi coperture e capacità di fidelizzazione degli utenti», ha detto Gian Paolo Tagliavia, amministratore delegato di Rai Pubblicità, oggi a Napoli in occasione della presentazione dei palinsesti 2023-2024 presso l’Auditorium Domenico Scarlatti del Centro di Produzione Rai, di cui si celebrano i 60 anni di attività.

Tagliavia ha illustrato la strategia di posizionamento della concessionaria, basata su tre pilastri: coperturaattenzione, e relazione, «perché i media vanno valutati anche in termini di ingaggio emotivo».

Il primo pillar è basato sui dati di ascolto: Rai si presenta agli investitori come primo editore del mercato in Italia, che secondo i dati citati da Tagliavia vede una share del 39,0% che supera il 40,0% sul target spendenti nel periodo gennaio-maggio 2023. La posizione di leader è confermata dai 6 punti di share di vantaggio dei canali generalisti del servizio pubblico su tutti i competitor e un dominio in prime time con il 70% delle serate vinte.

I canali tv Rai raggiungono oltre 32 milioni di copertura mensile sui 15/64, pari all'86%. RaiPlay, inoltre, consente di amplificare la penetrazione anche su un pubblico complementare, portando la reach complessiva al 90%. «In pratica, c’è un milione di persone in Italia che sono ingaggiabili solo grazie a RaiPlay. E questo è un dato particolarmente importante per il mercato», ha detto Tagliavia, che ha sottolineato come Rai sia «leader anche in termini di tempo speso, sia sui canali televisivi che sulla piattaforma RaiPlay».

Per quanto riguarda il secondo pillar, l'attenzione, Tagliavia ha sottolineato come l'offerta di Rai Pubblicità abbia un elemento qualificante nell'affollamento pubblicitario, «del 70% più basso rispetto alle emittenti commerciali». 

Infine la relazione, per il contesto di qualità e le opportunità di integrazione per le aziende con contenuti di prestigio, come si è visto chiaramente negli ultimi anni al Festival di Sanremo che ha generato risultati di raccolta da record e come l'azienda vuole fare in futuro «anche nello sport«, ha detto Tagliavia. «Devo ringraziare per questo anche i direttori di genere - ha aggiunto l'a.d. -. L'integrazione con loro sin dall’inizio di progetto e la disponibilità ad ascoltare da subito le nostre idee è stata fondamentale. Se si ragiona insieme, anche i creativi editoriali hanno idee che poi valorizzano anche i brand, e la locuzione a volte abusata di 'win-win' si dimostra del tutto vera». 

La stagione autunnale si apre quindi sotto i migliori auspici. «Negli scorsi giorni, il presidente di UPA Lorenzo Sassoli De Bianchi ha usato parole che fanno bene al mercato, parlando di ‘fiducia’, e sappiamo che la fiducia è benzina per il nostro settore. Il primo semestre è andato molto al di sopra delle previsioni. Nielsen ci accredita per la tv di un incremento del 3,8% tra gennaio e maggio, internet e la radio vanno ancora meglio». Prendendo come riferimento la previsione di una chiusura d’anno al +2,5% per il mercato pubblicitario nel suo complesso formulata da UPA, Tagliavia afferma che «pensiamo di potere porre fine al 2023 in linea con questo dato per quanto riguarda la tv, nonostante nel 2022 abbiamo avuto i Mondiali di calcio tra novembre e dicembre».

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