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Un 2023 in crescita per i fatturati pubblicitari dei broadcaster televisivi italiani.
Il piccolo schermo, come si evince dai dati Nielsen resi pubblici ieri, ha chiuso l’anno con un andamento in aumento del 2,1% rispetto al 2022 per una raccolta totale di poco superiore ai 3,6 miliardi di euro.
Nei 12 mesi Mediaset, il principale player del settore advertising televisivo, ha portato in cassa grazie agli spot oltre 2 miliardi di euro, con un trend positivo dell’1,8%.

Segno più anche per la Rai: la pubblicità ha garantito nel 2023 poco più di 713 milioni di euro, in salita dell’1,3%. Un risultato su cui tra l'altro ha inciso negativamente, come era lecito attendersi, il mese di dicembre (-19,4%), considerano che a fine 2022 Viale Mazzini ha trasmesso i Mondiali di calcio del Qatar.
Bene anche Sky Italia, il cui fatturato pubblicitario raggiunge i 421,7 milioni di euro e cresce del 4,5% sul 2022.
La performance migliore la mette a segno però Warner Bros. Discovery, con una crescita del 6,2% su 2022 e ricavi pubblicitari pari ad oltre 255 milioni di euro. Il gruppo ha evidentemente iniziato a raccogliere i frutti dell’investimento su Fabio Fazio e sul format “Che tempo che fa”, da ottobre in onda sul canale Nove.
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La7 registra lo 0,7% in più dell’anno scorso, con ricavi a quota 172,9 milioni, mentre Prs Kids (K2 e Frisbee) è l’unico attore del comparto con dati in calo: 21,5 milioni di euro, -21% rispetto al 2022.