«Abbiamo molto da raccontare», ha esordito così Pier Silvio Berlusconi aprendo la serata di presentazione alla stampa della stagione 2025/2026 di Mediaset. Una stagione che si presenta effettivamente molto ricca di novità, in particolare per Canale 5, che si prepara a cambiare passo puntando su contenuti «più in sintonia con l’attualità», mantenendo al tempo stesso i valori e i volti più forti del gruppo. «Non sarà una rivoluzione, ma una profonda e graduale evoluzione editoriale», ha ribadito Berlusconi.
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A simboleggiare il nuovo corso c’è la “pausa di riflessione” di Striscia la Notizia, che, come già anticipato nei giorni scorsi, tornerà solo a novembre. «Con Antonio Ricci abbiamo deciso un percorso condiviso. Striscia tornerà, qualunque cosa accada, ma sarà rinnovata: sempre fedele al suo spirito satirico, ma più moderna e aderente al tempo presente».
L’access prime time di Canale 5 sarà quindi terreno di sperimentazione, con il ritorno di programmi consolidati come Avanti un Altro e nuove produzioni affidate a Max Giusti, che diventerà uno dei nuovi volti della rete ammiraglia, anche in prima serata.
Più realtà, più attualità
Il rinnovamento di Canale 5 passa anche da una seconda serata più giornalistica. Sono in arrivo due nuovi appuntamenti settimanali: un programma di inchiesta con Bianca Berlinguer e il nuovo format Risiko, condotto da Federico Rampini e dedicato alla geopolitica internazionale. Berlusconi ha inoltre annunciato un progetto che potrebbe riportare in tv l’eredità de Il senso della vita, con la firma di Paolo Bonolis.
Anche Rete 4 rafforza il proprio ruolo informativo. Nicola Porro, dal lunedì al venerdì dopo il TG delle 19, condurrà 10 minuti, un nuovo programma di attualità che sembra posizionarsi in diretta concorrenza con il quasi omonimo format Rai di Bruno Vespa. In prima serata arriva Giganti, con la conduzione di Toni Capuozzo e la narrazione di Roberto Burchielli, dedicato a figure storiche che hanno segnato il nostro tempo. Il canale lancerà anche un nuovo progetto editoriale in prime time chiamato RealPolitik, ideato da Tommaso Labate, che segna una nuova tappa nell’evoluzione di Rete 4 iniziata nel 2018.
Intrattenimento e famiglia
Tra gli eventi di prima serata, tornano This Is Me con Michelle Hunziker, una nuova edizione di Via Amedeo, tre serate evento con Gigi D’Alessio e, in primavera, un varietà inedito firmato Andrea Pucci. Grande attenzione anche al pubblico familiare, con show trasversali capaci di unire generazioni. Maria De Filippi resta al centro del palinsesto con tutte le sue produzioni confermate, tra cui un Tu sì que vales potenziato. Tornano anche Scherzi a parte, una versione rinnovata di Io Canto e il nuovo show You – Lo spettacolo sei tu.
Ampia anche l’offerta di fiction, tra cui spiccano: Buongiorno mamma, A testa alta, Una nuova vita, Vanina 2, La colpa dei sensi, Il Don e il ritorno de I Cesaroni. In arrivo anche una serie con Vanessa Incontrada. Da segnalare anche Zelig-On, nuovo show comico di Italia 1 condotto da Paolo Ruffini, che fungerà anche da laboratorio per nuovi talenti della stand-up.
Tra le altre novità, sono state confermate alcune delle indiscrezioni emerse nelle scorse settimane. Mediaset lancerà nella stagione due edizioni di Grande Fratello: una NIP (concorrenti “comuni”), in arrivo a ottobre con Simona Ventura alla conduzione, e una versione VIP, nel 2026 con Alfonso Signorini. Il talk pomeridiano di Canale 5 Pomeriggio 5 si rinnova con Gianluigi Nuzzi al timone: noto per Quarto Grado su Rete 4, prenderà il posto di Myrta Merlino a partire da settembre, portando un taglio più incentrato su cronaca e attualità.
Ricavi e occupazione in crescita, dividendi per quasi un miliardo
Le novità di palinsesto si inseriscono in una strategia complessiva di rinnovamento per l’identità editoriale del gruppo, che punta a rafforzarne la leadership nei diversi segmenti del pubblico, partendo dalla nota leaderchip negli ascolti sui segmenti core. I numeri presentati per l'ultima stagione vedono Mediaset al vertice del mercato televisivo italiano con una quota del 37,3% nel periodo settembre-maggio.
A livello economico, Berlusconi ha snocciolato dati che mostrano una crescita robusta negli ultimi tre anni: ricavi in aumento del 5,3%, utile netto salito del 27% a quota 266,5 milioni di euro nel 2024, indebitamento in calo del 20% e circa 450 milioni di euro distribuiti agli azionisti nel triennio (quasi un miliardo negli ultimi cinque anni). «Siamo tra le pochissime aziende media in Europa a non aver licenziato nessuno: anzi, abbiamo aumentato l’occupazione del 7,1%, con 337 nuove assunzioni», ha rivendicato Berlusconi.
La pubblicità cresce in Italia, su Prosieben «situazione più compicata del previsto»
Pur in un mercato difficile, il gruppo può contare su una raccolta pubblicitaria sostenuta da un sistema unico nel panorama italiano, che integra TV lineare e connessa, radio, web e digital out-of-home. «Con il nostro ecosistema crossmediale raggiungiamo 95 milioni di italiani a settimana. I competitor internazionali stentano a crederci, ma quando mostriamo i dati restano stupiti», ha detto Berlusconi con orgoglio. Nel primo semestre del 2025, Publitalia registra una raccolta in crescita del 2,1% (qui l'approfondimento con Stefano Sala).
In chiusura, Berlusconi è tornato a parlare del progetto di espansione internazionale di MFE, confermando l’obiettivo di costruire un grande gruppo europeo dei media, partendo dall’OPA su ProSiebenSat.1. «Non vogliamo comandare su altri Paesi, vogliamo unire le forze. È il momento di creare sinergie industriali, tecnologiche, commerciali. Il nostro modello, quello dei 95 milioni di contatti a settimana, può essere replicato altrove», ha spiegato. Ha però riconosciuto che la situazione è «più complicata» del previsto, alla luce dell'OPA lanciata dal fondo ceco PPF. «Un socio finanziario? Può starci, ma dobbiamo poter guidare il progetto in autonomia», ha detto Berlusconi (qui l'approfondimento sulla situazione MFE-Prosieben).