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01/08/2025
di Andrea Salvadori

Amazon, la pubblicità spinge i conti del secondo trimestre: 15,7 miliardi di dollari di entrate, in aumento del 22%

Il business advertising continua a correre con una performance migliore rispetto alle altre aree di business del colosso ecommerce di Seattle

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Il business pubblicitario di Amazon continua a correre con un trend di crescita più alto rispetto alle performance delle altre aree di attività del colosso ecommerce di Seattle. Nel secondo trimestre del 2024, la pubblicità ha garantito al gruppo fondato da Jeff Bezos entrate per 15,7 miliardi di dollari, in aumento del 22% rispetto allo stesso periodo del 2024. Nel primo trimestre, l’advertising era cresciuto del 19% a quota 13,9 miliardi di dollari. Amazon consolida così nel trimestre la sua posizione di terza piattaforma pubblicitaria digitale a livello globale, dietro solo a Meta e Alphabet.

"Il business pubblicitario continua a rappresentare un punto di forza nel nostro portafoglio, beneficiando del crescente coinvolgimento che stiamo riscontrando sulle nostre piattaforme di shopping e media", ha dichiarato il Ceo Andy Jassy durante la conference call. "Continuiamo a riscontrare solidità in tutta la nostra ampia gamma di offerte pubblicitarie full funnel che, solo negli Stati Uniti, aiutano gli inserzionisti a raggiungere in media un pubblico di oltre 300 milioni di persone attraverso le nostre proprietà" ha detto anche Jassy.

Amazon ha rafforzato di recente la sua offerta nella pubblicità su Connected TV grazie a due partnership annunciate a giugno. La prima riguarda Roku (negli Stati Uniti), la seconda l'integrazione di Drax, il Real-Time Ad Exchange di Disney, con Amazon Dsp (leggi qui).

I numeri del trimestre di Amazon e gli investimenti in AI 

Il core business di Amazon, le vendite negli store (la divisione Retail), è cresciuto dell’11% a 61,5 miliardi di dollari. Positiva anche la performance del business degli abbonamenti (Amazon Prime, servizi di streaming video e musicale, audiolibri, ebook), +11% con 10,7 miliardi di dollari.

A livello di gruppo, Amazon ha chiuso il trimestre con un incremento dei ricavi del 13% per 167,7 miliardi di dollari, una performance migliore delle attese del mercato (162 miliardi). L’utile netto è stato di 18,16 miliardi di dollari, rispetto ai 13,49 miliardi contabilizzati nel corrispondente periodo del 2024: l’utile per azione è passato da 1,26 a 1,68 dollari, ben oltre quanto stimato dagli analisti (circa 1,35 dollari). Anche le stime per il trimestre in corso, con ricavi compresi tra i 174 e i 179,5 miliardi di dollari, +10/13%, sono più alte di quelle ipotizzate dal mercato (172,8 miliardi). 

A deludere il mercato sono state invece le performance di Amazon Web Services (AWS), il business cloud del gruppo che beneficia della domanda di servizi di intelligenza artificiale. Il suo giro d'affari è sì aumentato del 17,5% ma molto meno rispetto ai diretti competitor (+39% per Microsoft Azure e +32% per Google Cloud). Tanto che il titolo è arrivato a perdere nell’after market il 7%.

Al riguardo, ha detto sempre Andy Jassy, “la nostra convinzione che l’intelligenza artificiale trasformerà ogni esperienza del cliente sta iniziando a concretizzarsi: abbiamo esteso Alexa+ a milioni di clienti, continuiamo a vedere il nostro assistente per lo shopping utilizzato da molti milioni di persone, abbiamo lanciato modelli di IA come DeepFleet che ottimizzano i percorsi operativi per oltre un milione di nostri robot, reso molto più semplice per gli sviluppatori scrivere codice con Kiro (il nostro nuovo ambiente di sviluppo agentico), lanciato Strands per facilitare la creazione di agenti IA, e rilasciato Bedrock AgentCore per permettere agli agenti di operare in modo sicuro e scalabile. I nostri progressi nell’IA stanno migliorando l’esperienza cliente, la velocità di innovazione, l’efficienza operativa e la crescita del business”.

Amazon studia il lancio di annunci pubblicitari in Alexa+

A proposito di Alexa+, l’assistente vocale basato su intelligenza artificiale (dovrebbe arrivare in italia a fine 2025), Jassy ha anticipato che il gruppo sta studiando la possibilità di inserire nel sistema annunci pubblicitari. “Le persone sono entusiaste dei dispositivi che possono acquistare da noi e che hanno Alexa+ integrata. Molti fanno acquisti con Alexa+; è un’esperienza di shopping piacevole che continuerà a migliorare, Col tempo, credo ci saranno opportunità, man mano che le persone si impegnano in conversazioni multi-turno, di far giocare alla pubblicità un ruolo nell’aiutare gli utenti a scoprire nuovi prodotti, e anche come leva per generare ricavi”.

Alexa+ potrebbe presto dunque iniziare a inserire annunci generati dall’AI all’interno di conversazioni multi-turno, aiutando l’utente a scoprire prodotti nuovi. È un territorio inesplorato sia per Amazon che per il resto del settore tech. Alexa+ è gratuito per gli utenti Prime, mentre costa da 20 dollari al mese per i non abbonati. Jassy ha lasciato intendere che in futuro potrebbero esserci più livelli di abbonamento, tra cui uno senza pubblicità.

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