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22/05/2020

Oltre 500 eventi online per la Milano Digital Week 2020

Tra live talk, conferenze, webinar, lectio magistralis, hackathon, ci sarà spazio anche per diversi appuntamenti focalizzati sulla comunicazione

Torna Milano Digital Week, la manifestazione promossa dal Comune di Milano – Assessorato alla Trasformazione digitale e Servizi civici – e realizzata da IAB Italia, Cariplo Factory e Hublab, con il sostegno di Intesa Sanpaolo (main partner) e Nexi (top partner). Un'edizione completamente online a tema “Città trasformata” (ne abbiamo parlato qui). Da lunedì 25 a sabato 30 maggio 2020, la manifestazione riparte dalle riflessioni sulle trasformazioni del vivere quotidiano, con una possibilità ridotta di fruire fisicamente gli spazi, di vivere le relazioni interpersonali, di far parte di una comunità. Da qui la necessità di riformulare l’evento, in modo ancora più collettivo: un progetto sulla capacità connettiva di trasformazione della città che trascende i propri confini milanesi e diventa, grazie al digitale, nazionale. Nell’edizione 2020, che si svolge interamente online sulla piattaforma www.milanodigitalweek.com, si affronteranno molte declinazioni del digitale, passando dalla dimensione sociale a quella economica, da quella culturale a quella più tecnologica: un’opportunità di riflessione e confronto per cittadini, professionisti, giovani imprenditori, addetti ai lavori, curiosi e appassionati di tutte le età. Sei giorni di partecipazione attiva e gratuita con un palinsesto di oltre 500 eventi on line, più di 200 speaker, con più di 300 incontri generati dalla “call” di MDW, e oltre 150 tra conferenze, webinar, tavoli di discussione ideati e proposti dai curatori. E ancora 8 Hackathon, 9 Lectio magistralis, 7 centri del sapere (Università e Accademie), 1 Final Party con un live concert in streaming (a pagamento) e più di 300 ore di contenuti multimediali fruibili gratuitamente. Saranno tanti gli appuntamento focalizzati sul settore della comunicazione, come, ad esempio la tavola rotonda organizzata da IGPdecaux, Jellyfish e Arkage. Roberta Cocco, assessora alla Trasformazione digitale e Servizi civili dichiara: “Racconteremo le sfide a cui tutti noi siamo stati chiamati in un periodo così difficile come quello che stiamo attraversando e come il digitale sia riuscito a fornire soluzioni e risposte concrete in tutti gli ambiti, permettendoci di non interrompere i servizi pubblici, la didattica, il lavoro. Sarà però un’edizione che supera i confini fisici, territoriali e temporali e che, proprio grazie alla sua natura “digitale” ci permetterà di raggiungere una platea molto più ampia rispetto alle edizioni passate e che potrà usufruire dei contenuti anche al termine della manifestazione: Milano sarà il punto di partenza per esplorare il cambiamento culturale e sociale che ha investito il mondo intero e che ora, grazie al digitale, sta portando alla luce nuove possibilità e nuovi modi di vivere, di muoversi e di abitare la città”. I temi della terza edizione: il lavoro, quello che arriverà e quello che forse non ci sarà più, le competenze trasversali necessarie e le nuove economie, le governance e le ipotesi di sviluppo (geopolitica, innovazione sociale e progettazione), l'educazione e la formazione, la sostenibilità e l’ambiente (nuovi ecosistemi e strategie urbane), la salute e la privacy (accesso, etica e tecnologie necessarie), l’arte, la musica e la cultura (live performance e live concert), i media (infotainment, fake news, nuovi linguaggi). Alcuni di questi temi saranno alla base degli 8 Hackathon focalizzati su otto dei 17 challenge legati ai Sustainable Developement Goals delle Nazioni Unite, supportati da 8 aziende: una vera e propria “assemblea di confronto” – patrocinata da UN SDG Action Campaign – per vedere come pensiero e conoscenza ci possono aiutare nel definire i nuovi paradigmi che ci aspettano o che, probabilmente, dovremo essere capaci di creare. “Se prima della pandemia il digitale era principalmente prerogativa di alcune élite e fasce di età, ora non lo è più. Esso è diventato chiaramente l’asse portante della società connessa in cui viviamo e lavoriamo. Non può più quindi essere catalogato come una disciplina a sé stante, ma è una nuova visione del mondo, un nuovo approccio per aziende, cittadini e Istituzioni. D’ora in avanti vivremo e lavoreremo simultaneamente in due mondi: quello fisico e quello digitale che si influenzeranno reciprocamente innescando nuove dinamiche economico-sociali di cui tener conto - dichiara Carlo Noseda, Presidente di IAB Italia e tra gli organizzatori della Milano Digital Week. – Questa edizione di MDW è l’esempio concreto di come, nonostante le evidenti difficoltà contingenti, il digitale possa essere a servizio della trasformazione: un mutamento inclusivo che parte dalla condivisione delle conoscenze e della partecipazione attiva di tutti gli attori, permeando la società di una buona cultura digitale. Capace questa volta di “trasformare” un’intera città come Milano, ma servire anche come piattaforma per intraprendere un percorso di digitalizzazione a livello nazionale”.

Milano Dital Week, gli highlights

Ad aprire la Milano Digital Week lunedì 25 maggio alle 14.30 dopo un saluto istituzionale del Sindaco di Milano, Giuseppe Sala e dell’Assessore alla Trasformazione digitale e servizi civici, Roberta Cocco, la lectio magistralis di Alessandro Rosina, Professore di Demografia e Statistica all’Università Cattolica: partendo da un’analisi della situazione attuale del sistema-Paese, offrirà qualche ipotesi di scenari possibili (“Per una ripartenza demografica” in partnership con TIM – ore 15.15). Tra gli eventi di punta della terza edizione della manifestazione, un grande hackathon virtuale focalizzato su 8 obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite che compongono l’Agenda 2030 e che si riferiscono ai diversi ambiti dello sviluppo sociale, economico e ambientale del nostro pianeta. Una vera e propria maratona digitale di innovazione – patrocinata da UN SDG Action Campaign - che metterà il pensiero e la conoscenza di centinaia di giovani talenti creativi – designer, informatici, artisti, esperti di comunicazione, filosofi - al servizio della comunità con il fine ultimo di ideare e sviluppare soluzioni concrete di Open Innovation per costruire una città e una società più sostenibile, inclusiva e aperta. La Fabbrica, hardware del lavoro materico per eccellenza, si unirà al software dell'immateriale, la risorsa economica del terzo millennio: al centro, idee e riflessioni proposte attraverso talk alla scoperta dell'automazione, delle nuove professioni, della digitalizzazione, dell'importanza dei dati e dei nuovi diritti per le nuove frontiere professionali - tra smart working e digital divide, attraverso webinar coordinati da grandi protagonisti della rivoluzione del lavoro dedicati alle nuove competenze digitali. In tutto, 26 eventi live che coinvolgeranno grandi player come ABB, Accenture, Wind Tre, Manpower e attori accademici come Università Bocconi, Università Cattolica e Università di Bologna. Sono in calendario anche Lectio Magistralis, nove incontri in diretta con noti nomi del panorama accademico italiano e internazionale distribuiti nei 6 giorni della manifestazione per offrire al pubblico riflessioni profonde sui temi “caldi” dell'attualità: dall'istruzione ibrida all'innovazione sociale, dalla politica alla linguistica, dalla demografia all'economia, passando per la filosofia fino alle disuguaglianze sociali. Dal turismo alla cultura, dall’arte alla musica: ampie e diversificate sono le tematiche protagoniste di Live Talk e Live Conference, proposte da aziende come Intesa Sanpaolo, Tim, Nexi e la già citata IGPdecaux. Ci saranno anche diversi momenti di confronto con gli IAB Game Changers, su temi come civiltà digitale, innovazione energetica, intelligenza artificiale, alfabetizzazione e futuro dell’entertainment. Non mancano, infine, appuntamenti dedicati a bambini e ragazzi. La manifestazione si chiuderà con il primo concerto in streaming con pubblico pagante in Italia. Organizzato in collaborazione con Dice, Radar Concerti e Asian Fake, arriva il concerto con Venerus, uno degli artisti più eclettici e particolari della scena indipendente.

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