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17/05/2023
di Alessandra La Rosa

TV e pubblicità: il 49% degli italiani è favorevole agli annunci mirati. Lo studio di RTL AdAlliance

La società, insieme a smartclip e Ad Alliance Netherlands, ha condotto una ricerca sul consumo televisivo degli utenti europei. Ecco cosa ha scoperto

Foto di Jonas Leupe su Unsplash

Foto di Jonas Leupe su Unsplash

Il 97% degli italiani possiede un televisore (92% di tutti gli europei); il 67% ha acquistato una Smart TV negli ultimi 2 anni (54% nell'UE). Nel nostro Paese poi, si guarda la TV in compagnia più di qualsiasi altra Nazione: l'83% infatti guarda regolarmente la TV con altre persone. Sono alcune delle evidenze emerse dallo studio “The New Life of the Living Room” di RTL AdAlliance in collaborazione con smartclip e Ad Alliance Netherlands, che fornisce una visione approfondita dell'atteggiamento degli europei nei confronti dei contenuti video rivelando le abitudini di visione dei consumatori in dieci mercati e il loro rapporto con la TV e la pubblicità attraverso una serie di piattaforme.


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La TV rimane il fulcro del salotto. Come nella precedente edizione del 2022, la domanda di dispositivi Connected TV continua a crescere mentre i contenuti in streaming rimangono la modalità più consumata. La fruizione di video da parte degli spettatori europei è, però, cambiata: mentre lo schermo televisivo rimane il dispositivo preferito per la visione di contenuti video (l'81% degli italiani utilizza il televisore quotidianamente, rispetto al 77% dell'anno scorso) l'uso degli smartphone è aumentato (69%, con un aumento di 5 punti percentuali rispetto ai dati della precedente edizione). Le cifre relative all'utilizzo di PC (45%) e tablet (35%) rimangono invece invariate rispetto allo scorso anno.

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I contenuti live sono quelli più guardati (69%), in leggero calo rispetto allo scorso anno. Le piattaforme VOD broadcast e YouTube hanno guadagnato terreno. I dati di utilizzo delle piattaforme SVOD rimangono stabili al 64% in tutti i mercati. Il 79% degli spettatori italiani guarda quotidianamente la TV dal vivo, rispetto al 67% che utilizza quotidianamente contenuti SVOD e al 59% AVOD (incluso YouTube).

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La frammentazione dell’offerta non è percepita benevolmente tra gli spettatori di tutta Europa, con una maggioranza schiacciante (75%) che dichiara di volere opzioni che diano accesso a tutti i contenuti, a pagamento e gratuiti, dalla stessa interfaccia, inoltre il 57% degli intervistati si sente talvolta sopraffatta dalla quantità di contenuti disponibili.

Il sentiment sulle offerte finanziate da pubblicità

Considerando la frammentazione del panorama SVOD e l'attuale incertezza economica, i consumatori europei vedono di buon occhio le offerte finanziate dalla pubblicità. Più della metà degli intervistati in tutti e 10 i mercati (56%) non sarebbe infatti infastidita dall’inserimento di pubblicità se questo consentisse di accedere gratuitamente a programmi premium. Nel complesso, rispetto allo scorso anno, gli intervistati esprimono un sentimento più positivo nei confronti della pubblicità video. Il 49% degli italiani è favorevole agli annunci pubblicitari mirati, segnale che nel nostro Paese il disturbo per gli annunci televisivi sta diminuendo.

“L’incremento dell’adozione di offerte video digitali e l'impatto degli annunci digitali sul grande schermo hanno creato notevole fermento nel settore pubblicitario – commenta Aurélie Brunet de Courssou, Group Head Strategic Planning at RTL AdConnect, ora parte di RTL AdAlliance –. Nonostante il numero moderato di utenti per il segmento delle Connected TV finanziato dalla pubblicità, gli inserzionisti e le agenzie sono desiderosi di raggiungere segmenti di pubblico ben definiti. La varietà di piattaforme accessibili sta ampliando da un lato le opzioni e il numero di fornitori coinvolti, dall’altro sta creando un mercato frammentato caratterizzato dalla mancanza di misurazioni chiare. Queste caratteristiche uniche del mercato europeo necessitano la razionalizzazione e l’aggregazione delle offerte video e la ricerca per gli inserzionisti di approcci pubblicitari localizzati che siano in linea con le abitudini di consumo quotidiane degli utenti”.

Il numero di intervistati che ha indicato la fruizione di video tra le tre attività domestiche preferite è aumentato in Europa, raggiungendo il 57%. Un indicatore, questo, che sottolinea come il video continui a essere la forma di media più importante per gli europei.

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La televisione è un elemento essenziale: avere un televisore in casa è fondamentale per i giovani europei, ancor più che per altri gruppi demografici. I giovani al di sotto dei 35 anni vedono il televisore come un oggetto decorativo che riunisce le persone e ravviva il salotto. In Italia l'apparecchio TV è diventato una parte ancora più importante della vita in casa: l'83% concorda sul fatto che la TV riunisce i membri della famiglia; l'87% sottolinea come la TV renda il salotto l’ambiente più vivace della casa.

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