Claudia Cacia, Direttore Commerciale e Marketing di Caffè Motta
Celebrare il rito quotidiano del caffè, trasformandolo in un’esperienza di marca calda, coinvolgente e memorabile. Con questo obiettivo, Caffè Motta si prepara a un secondo semestre 2025 all’insegna della comunicazione, inaugurato con un nuovo spot radio (ne abbiamo parlato qui) e che vedrà anche il brand tornare in tv a fine anno con una campagna pubblicitaria attualmente in lavorazione.
L’azienda salernitana di caffè, che al momento gestisce internamente strategia e coordinamento delle campagne, starebbe anche valutando l’opportunità di affidarsi a partner specializzati per creatività pubblicitaria e media.
Ce lo ha anticipato Claudia Cacia, Direttore Commerciale e Marketing di Caffè Motta, in questa intervista, in cui ci ha raccontato le ultime novità di comunicazione del brand e i pilastri della sua strategia.
Claudia, quali sono quest’anno gli obiettivi di comunicazione di Caffè Motta?
La strategia di comunicazione di Caffè Motta per il 2025 è stata improntata sul consolidamento della brand awareness e su una strategia omnicanale. Guidati da una cultura d’impresa orientata alla qualità, portiamo avanti una strategia di comunicazione che valorizza il caffè come gesto quotidiano di connessione, ispirazione e piacere. In particolare, per il secondo semestre 2025, abbiamo puntato, anche grazie al lancio del claim “Ti voglio bere”, a creare un legame autentico con il consumatore, sottolineando l’esperienza quotidiana del caffè e del piacere che ne deriva.
Abbiamo l'obiettivo di coinvolgere il consumatore su tutti i touchpoint, mediante una comunicazione integrata e "always on" che combina emozione, innovazione, solida presenza trade e sostenibilità. Il caffè è molto più di una bevanda: è relazione, identità, gesto quotidiano che ci accomuna. Con ogni iniziativa di comunicazione vogliamo trasmettere questi valori, raccontando non solo il nostro prodotto, ma l’esperienza che lo circonda. Perché per Caffè Motta comunicare significa costruire legami, generare valore e condividere cultura.
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L’obiettivo è affermare il brand come punto di riferimento quotidiano per il caffè, in tutti i canali da noi presidiati; in particolare, vogliamo consolidare il nostro posizionamento nella GDO e crescere nei canali professionali e private label, consolidando la relazione con il pubblico in chiave esperienziale e responsabile.
Come state mettendo a terra questi obiettivi?
Quest’anno realizzeremo nuovi spot sia radio sia TV che celebrano il rito quotidiano del caffè, trasformandolo in un’esperienza di marca calda, coinvolgente e memorabile. Il primo di questi spot è on air su emittenti radio nazionali dal 20 giugno. Un viaggio sonoro, un’esperienza sensoriale che celebra quei piccoli grandi momenti che non hanno bisogno di parole, se non di un solo suono: “Mmm”. Lo spot racconta in 30 e 15 secondi l’esperienza sensoriale di un caffè Motta: l’aroma intenso, la crema avvolgente, il gusto deciso. Un invito a prendersi una pausa, anche solo per un sorso. Lo spot sarà disponibile anche sui canali social e digitali ufficiali del brand, accompagnato da una campagna #IlMioMmm #TiVoglioBere che invita i consumatori a raccontare e condividere il proprio momento caffè, replicando con un video o una foto il suono di soddisfazione dello spot. Stiamo anche lavorando ad altri spot da veicolare in tv: le prime pianificazioni sono previste a partire da fine 2025, con una strategia media che seguirà i momenti chiave dell’anno, dal risveglio autunnale al calore delle festività invernali.
Quanto investirete quest’anno per la comunicazione?
L’investimento in comunicazione sarà in crescita rispetto allo scorso anno, riflettendo la nostra volontà di consolidare la leadership nel settore e valorizzare, con nuove narrazioni, la passione e la qualità che da sempre ci distinguono. Il caffè per noi non è solo una bevanda: è un linguaggio universale che unisce le persone. E vogliamo raccontarlo con autenticità e impatto.
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Come utilizzerete quest’anno il mezzo digital e con quali obiettivi?
Il digitale sarà un nuovo focus della nostra strategia di comunicazione. Lo utilizzeremo per potenziare il dialogo con le community, aumentare la brand awareness e supportare le performance delle campagne attraverso strumenti data-driven e contenuti personalizzati. Sul totale del budget di comunicazione, il digitale rappresenterà circa un 5%, con una crescita programmata per il 2026, in linea con l’evoluzione dei comportamenti di consumo e il nostro impegno a investire in canali sempre più misurabili e flessibili.
Con quali agenzie lavorate per la creatività e il media planning delle campagne pubblicitarie?
Sviluppiamo internamente la strategia creativa e il coordinamento delle nostre campagne, garantendo coerenza, rapidità e profonda conoscenza del brand. Ci avvaliamo poi del supporto di partner selezionati per attività specifiche, come la produzione o le analisi media: si tratta di realtà che condividono la nostra visione di un ecosistema comunicativo innovativo e in evoluzione. Per il prossimo futuro, stiamo considerando opzioni differenti: siamo costantemente alla ricerca di collaborazioni capaci di portare valore aggiunto, creatività e innovazione alla nostra comunicazione. Stiamo valutando l’opportunità di affidarci a partner specializzati, anche sul fronte creatività e media planning/buying. Al momento non c’è ancora una procedura formale di gara aperta, ma non escludiamo di avviare una selezione strutturata, soprattutto per i progetti più strategici o con un’impronta multicanale significativa.