Wpp chiude il primo semestre con risultati in crescita e rivede al rialzo le stime sull’esercizio 2022, atteso ora con un fatturato a parità di perimetro e al netto dei costi in aumento tra il +6 e il +7% contro il precedente +5,5%/+6,5%.
Migliori prospettive di mercato dunque per il gruppo pubblicitario britannico, come annunciato anche dai concorrenti Omnicom, IPG, Publicis e Havas, nonostante una situazione macroeconomia critica e la forte spinta inflativa che sta mettendo a dura prova l’economie di tutto il pianeta.
Nei sei mesi Wpp ha ottenuto una crescita dell’8,9% (+9,4% sul 2019), sempre a parità di perimetro e al netto dei costi, grazie ad una forte domanda di servizi in tutte le aree di business e in tutte le principali aree geografiche servite. L'utile nettè è aumentato del 2% a quota 258 milioni di sterline.
A livello complessivo, Wpp ha raggiunto un giro d'affari di 6,755 miliardi di sterline, in aumento del 10,2%.
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Nel secondo trimestre la crescita è stata dell’8,3% con gli Stati Uniti a +10,4%, la Gran Bretagna a +6,2%, la Germania a +11.5%, la Cina a +6,1%, nonostante i lockdown decisi della autorità locali, e l’Australia a +3,2%
Molto positiva la performance del new business nei sei mesi, con nuovo amministrato del valore di 3,4 miliardi di dollari acquisito.
“Usciamo da un semestre molto positivo, con una crescita significativa nella creatività, nel media e nelle pubbliche relazioni», ha commentato Mark Read, Chief Executive Officer di Wpp. “I nostri servizi sono business-critical: guidano la crescita, creano marchi, innovano e aiutano i clienti a navigare in un ambiente di marketing sempre più complesso. Dal momento che i principali inserzionisti cercano sempre più di integrare i loro investimenti di marketing, siamo ben posizionati per servire le più grandi aziende del mondo, come dimostra il nostro successo con Coca-Cola, cliente acquisito da quest'anno che ora stiamo integrando a ritmo sostenuto nel nostro business. Il secondo trimestre ha visto inoltre importanti vittorie di incarichi da parte di Audi, Audible, Danone e Nationwide”.