Dopo la buona performance registrata al termine del primo trimestre 2022, in cui è stata raggiunta una crescita organica dei ricavi netti del 11,4%, Havas Group continua a viaggiare in terreno positivo anche nel Q2.
Nel periodo, infatti, la holding pubblicitaria francese, guidata da Yannick Bolloré e controllata del gruppo Vivendi, ha segnato ricavi netti (cioè al netto dei costi riaddebitati ai clienti) pari a 642 milioni di euro, in crescita del 21,3% rispetto al secondo trimestre del 2021. La crescita organica, inoltre, si è attestata nel periodo su un +11,5% rispetto allo stesso periodo del 2021.
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Questi risultati, uniti alle performance registrate nel primo trimestre dell’anno, portano il primo semestre di Havas Group a chiudersi con ricavi pari a 1 miliardo e 257 milioni di euro, in crescita del 19,9% rispetto al primo semestre 2021. I ricavi netti sono stati pari a 1 miliardo e 206 milioni di euro, in crescita del 19,8% sul 2021.
Tale crescita è guidata da tre voci in particolare: crescita organica (+11,5%), effetti del cambio valuta (+5,6%) e acquisizioni (+2,7%).
Driver di questa performance positiva nel semestre per la holding pubblicitaria è attribuita, secondo il documento finanziario diffuso da Vivendi, al forte slancio commerciale registrato negli ultimi trimestri in tutte e tre le divisioni del gruppo: Creativa, Media e Health & Wellness.
Inoltre, nei primi sei mesi del 2022, ogni regione in cui il gruppo è attivo ha registrato una forte crescita organica: l’Europa si è attestata su un +11,7%, il Nord America sul +7,6% e l’Asia Pacifico su un +10,7%. In forte ripresa, infine, l’America Latina, regione in cui Havas Group ha registrato nel primo semestre un +47,7%.
A contribuire, come detto, alla crescita sostenuta nel semestre sono anche le acquisizioni di partecipazioni di maggioranza operate dal gruppo negli scorsi mesi, volte a portare a bordo nuove competenze ampliando, al contempo, la presenza globale di Havas. È il caso di Tinkle, attiva in Spagna e Portogallo, Inviqa, riferimento per la Customer Experience in UK e Germania; e ancora Search Laboratory (UK e Stati Uniti), Frontier Australia (Australia) e Front Networks (Cina).
Al 30 giugno 2022, l'EBITA si è attestato sui 112 milioni di euro (+27,8%), grazie “alla solida crescita organica e ai continui benefici del piano di adeguamento dei costi” - recita ancora la nota finanziaria -, “nonostante un significativo aumento del costo del personale nella prima metà dell'anno”.