«Dopo 22 anni straordinari, voglio condividere che WebAds non è più attiva sul mercato italiano». Con queste parole, pubblicate su LinkedIn, Constantijn Veerecken, managing director e anima di WebAds Italia, ha annunciato la chiusura della sede italiana della storica concessionaria di pubblicità digitale.
Una decisione arrivata dall’headquarter olandese, che ha scelto di dismettere la presenza nel nostro Paese. A nulla sono serviti i tentativi di rilancio e diversificazione messi in campo negli ultimi anni: la fine della collaborazione ultradecennale con LinkedIn – di cui WebAds era partner esclusivo per la raccolta pubblicitaria in Italia – ha segnato un punto di svolta difficile da superare. L’agenzia aveva reagito lanciando nuove divisioni come Content Garage (per il branded content) e FOCUSin (verticale su LinkedIn e B2B), ma in un mercato sempre più competitivo, non è bastato.
Era il 2003 quando Veerecken arrivò in Italia per avviare le attività di WebAds. «Ricordo ancora perfettamente i miei primi appuntamenti, parlando di un mercato allora nascente: la pubblicità su Internet», scrive oggi con emozione.
«Ma non è il momento dei rimpianti - ha detto Veerecken a Engage -. Sono già concentrato su nuovi progetti. Sono cofondatore di Podcastiamo, una piattaforma innovativa per la distribuzione e gestione di contenuti audio, pensata per editori, brand e istituzioni. Collaboro anche con Multilocal, una piattaforma di content curation britannica già molto strutturata e con presenza internazionale, inclusi gli Stati Uniti. E non finisce qui: dopo l’estate potrò parlarvi di un'altra novità, questa volta nell’ambito del creator marketing».
WebAds chiude dunque le sue porte in Italia, ma l’eredità che lascia – fatta di visione e relazioni costruite nel tempo – resta ben viva. E, forse, si prepara a trovare nuove forme.