Oggi facciamo una chiacchierata con Duccio Lunari, fondatore e Ceo di Nucleus, una delle agenzie SEO e Analytics in maggiore crescita in questo periodo.
Ci eravamo lasciati a inizio 2018, quando in 5 anni eri stato protagonista di una delle storie di crescita più spettacolari per un'agenzia SEO e Analytics sul mercato italiano. E poi?
Poi, come spesso accade, arriva il momento di trovare nuovi stimoli e così sono ripartito da capo, fondando una nuova agenzia, questa volta in Italia, insieme ad Alberto Todeschini (Ceo del Gruppo Quokka, presente anche nella compagine sociale di Engage, ndr). Nucleus nasce con la volontà di diventare un punto di riferimento, un'eccellenza nel panorama della SEO e degli Analytics. Oggi direi che siamo ancora a metà strada, tra un gruppo nutrito di aziende e professionisti del mondo digital che ci conoscono e ci stimano e il resto del mercato che in effetti ancora ha sentito pochissimo parlare di noi.
Com'è stato l'avvio? Di fatto si trattava di una startup, giusto?
Certamente, e dopo alcuni anni "a mille" mi sarebbe piaciuto prendermela più comoda. In realtà, ancora prima di aprire formalmente, avevamo i clienti che ci chiamavano e insistevano per lavorare con noi. È stata un'iniezione di entusiasmo incredibile. Anche essere all'interno di Quokka, un gruppo di persone eccezionali, è stato un grande aiuto, come un altrettanto grande aiuto è arrivato da amici ed ex-colleghi che mi hanno supportato e consigliato negli ambiti più disparati, dal recruitment delle persone alla scelta del nome dell’agenzia. Un processo "aperto e condiviso" veramente stimolante.
E oggi cos'è Nucleus?
Oggi siamo 12 persone nella sede di Città Studi a Milano, abbiamo circa 30 clienti, principalmente grandi aziende e multinazionali: volutamente un numero relativamente contenuto, che ci permette di fornire un livello di servizio altissimo. Non a caso sul nostro sito riportiamo una frase che ci è stata suggerita da un nostro cliente: "con noi, la tua SEO non sarà più la stessa".
Ma questo anche perché la SEO cambia continuamente, no?
È vero solo in parte. Rispetto a 20 anni fa è veramente tutto diverso: tutti i trucchi black hat in voga allora oggi portano quasi sempre effetti negativi. Tuttavia, i principi, le direzioni in cui si muove Google, non sono cambiati poi molto. Si tratta di poche regole base, spesso di buon senso, che troppi fanno finta di non vedere, sperimentando soluzioni che sono chiaramente orientate ad ingannare gli algoritmi, salvo lamentarsi quando poi arrivano cali importanti. Sia chiaro, in 20 anni gli algoritmi sono diventati sempre più sofisticati e avere a che fare con gli update è una continua sfida, tuttavia nel medio termine lavorando bene si ottengono sempre ottimi risultati, l’importante è sapere cosa si sta facendo e perché.
E quali sono queste “regole base”?
Bisogna prima di tutto avere property digitali irreprensibili dal punto di vista tecnico. A titolo di esempio, un sito lento è un problema sotto tantissimi punti di vista, compresa la SEO. I contenuti sono sempre più indispensabili: qualità, originalità, capacità di rispondere bene a quanto cercano gli utenti, sono tutte questioni su cui non è più possibile cercare scorciatoie, per posizionarsi bene è necessario fare il miglior contenuto possibile. Punto. Infine, bisogna considerare l’autorevolezza del sito e della pagina: noi preferiamo non parlare di link building, che è una pratica di fatto deprecata da Google, ma piuttosto di trust building: un’attività volta prima di tutto a promuovere il Brand o il sito, ottenendo indirettamente anche dei vantaggi SEO.
Detto così sembra quasi semplice…
Bisogna considerare che ognuna delle tematiche esposte apre un mondo di opzioni e potenziali errori. Inoltre, di volta in volta ci troviamo ad affrontare tematiche SEO molto diverse a seconda del Cliente e del mercato in cui si muove: internazionalizzazione, e-commerce, reputazione, piani editoriali SEO driven, posizionamento su Amazon, voice search, local SEO, recovery da penalizzazioni o da migrazioni andate male, le casistiche sono veramente molte.
Mi fai qualche esempio di progetto e risultati che avete ottenuto?
Certamente: per un E-commerce di arredamento abbiamo ottenuto un aumento di visite organiche (e di revenue) superiore al 50% in 7 mesi. Un risultato ancora migliore se si considera che il sito performava già molto bene (era in Top5 con molte delle keyword principali del mercato) e che abbiamo avuto limitato margine di manovra sull’ottimizzazione tecnica. Nell’estate del 2019 un grande editore online, con uno dei reparti SEO più forti sul mercato, ci ha coinvolti per recuperare una migrazione andata male che aveva portato ad un calo delle visite organiche dell’80%: in 2 mesi ha recuperato praticamente tutto quanto era stato perso. Su un cliente FMCG abbiamo ottenuto un 114% in visite organiche in 6 mesi: un risultato con un ROI di gran lunga migliore di qualsiasi tipo di campagna adv. All’interno del mondo SEO e Analytics affrontiamo qualsiasi tipo di progetto e di cliente. Anche se esistono casistiche molto differenti, i principi sono gli stessi per ogni mercato, anzi poter applicare l’esperienza fatta in altri settori è sempre un vantaggio molto importante.
E come Agenzia, quali risultati avete ottenuto dall'apertura ad oggi?
Nel primo anno, il 2018, abbiamo superato ampiamente gli obiettivi che ci eravamo dati e a fine anno abbiamo vinto le prime gare importanti, con Danone e uno dei top team del calcio italiano (di cui non possiamo dire il nome). Nel 2019 abbiamo triplicato il fatturato, acquisendo come clienti tra gli altri 3 multinazionali nei settori tecnologia, pharma e fashion, una delle grandi telco presenti in Italia, una delle prime 10 banche in Europa... Nel 2020, a fine Q1, abbiamo già raggiunto un +140% sul 2019. Non possiamo che essere contentissimi dei risultati, ma devo dire che ancora più dei numeri, quello che ci entusiasma è la stima e la fiducia che riceviamo dai nostri clienti, che si traduce nella possibilità di lavorare sempre al massimo.
Quali sono i principali obiettivi dell'agenzia a breve termine?
Su questo siamo molto determinati: il primo obiettivo è fare il massimo per creare valore per i nostri clienti, non solo in termini di ROI, ma anche di cultura SEO e Analytics, di approccio strategico, e di semplificazione del loro lavoro. Penso che tutti i nostri clienti apprezzino, oltre alla competenza, la nostra flessibilità ed affidabilità, che si traduce in una reputazione di cui andiamo molto fieri. Il secondo obiettivo è creare un ambiente di lavoro eccezionale, in cui i massimi talenti disponibili nel mercato siano contenti di entrare e lavorare e i giovani possano crescere imparando, ma anche confrontandosi con progetti grandi e importanti. In questo senso siamo molto attenti alla condivisione: molte delle decisioni più importanti vengono prese tutti insieme.
Ci fai qualche esempio?
C'è totale trasparenza sui numeri, i nostri dipendenti sanno come stiamo andando, cosa bolle in pentola, e anche quando ci sono problemi. In questo modo siamo tutti motivati a contribuire, perché “gioco di squadra” per noi non è solo uno slogan.
Come sono andate le cose durante questo periodo di smart working forzato?
Il team si è comportato benissimo: grande disciplina e disponibilità, e una produttività che è perfino aumentata. Quando si lavora con grandi professionisti è tutto più facile! Ovviamente vediamo cosa sta succedendo intorno a noi e siamo solidali con chi sta avendo difficoltà. Qualcuno dei nostri clienti ha dovuto rallentare e abbiamo fatto tutto il possibile per aiutarlo. In genere tuttavia, i nostri clienti sono grandi aziende e multinazionali, e la SEO è per definizione un'attività strategica, che richiede tempo. Pertanto, gli investimenti che ci riguardano hanno obiettivi di lungo termine, quindi in questi mesi abbiamo continuato a lavorare a ritmo perfino più sostenuto di prima e a ricevere nuove richieste.
Qualche novità sul fronte clienti?
A breve usciremo con qualche comunicato, pazientate ancora qualche giorno, non voglio rovinarvi la sorpresa!