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22/02/2023
di Redazione Engage

Nativery continua a crescere e chiude il 2022 con un raddoppio del fatturato

L’azienda torinese inizia l’anno nuovo con una spinta europea, forte dello sviluppo sul mercato spagnolo, e guarda al 2023 con ottimismo

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Buon inizio del 2023 per Nativery, dopo aver chiuso il 2022 con il fatturato raddoppiato rispetto all'anno precedente. L’azienda torinese di native advertising continua, infatti, la sua crescita con un layout aggiornato della piattaforma, l’algoritmo migliorato in ottica performance, la monetizzazione del traffico consentless e, ultimo ma non per importanza, lo sviluppo del mercato spagnolo.

Con oltre 5 miliardi di impression totalizzate sul network italiano nel 2022, Nativery ha riaffermato la sua presenza nel panorama web del nostro Paese, grazie alle collaborazioni con magazine nazionali.

La crescita di questa azienda promotrice di un tipo di advertising non fastidioso per l'utente, con un occhio alla qualità ed alle performance, rispecchia ciò che i trend digital mostrano da tempo: start up, aziende di Fortune 500 e big company preferiscono allocare il budget pubblicitario su campagne non-disruptive. A tal proposito, un recente studio elaborato dalla società AdYouLike riporta la fortissima crescita del mercato native advertising, stimandone il valore a 400 milioni di dollari entro il 2025, oltre il 370% in più rispetto al 2020.

Nativery si colloca nel crocevia di questa crescita grazie all'espansione del network, alla qualità del traffico e all'attenzione alle massime performance per editori ed advertiser.

Lo sviluppo in Spagna

A seguito dell’apertura nel mercato spagnolo ad inizio 2022, Nativery si è presto affermata nel territorio iberico, stringendo partnership con editori nazionali e ampliando la propria offerta pubblicitaria con settori solidi come assicurazioni, telecomunicazioni e automotive.

Attualmente, la piattaforma di native advertising conta oltre 200 siti all’interno del suo network di publisher spagnoli. Questa rete digitale è stata fortemente sviluppata nel primo semestre dell’anno appena passato, seguendo una strategia che potesse assicurare revenue elevate per gli editori e visibilità ottimale agli advertiser presenti in piattaforma.

In particolare, in soli sei mesi, l’azienda torinese ha riscontrato un'importante crescita del suo network di editori in Spagna. Contemporaneamente all’ampliamento della rete editoriale, con oltre 1,5 miliardi di impression raccolte sugli annunci nel semestre, Nativery sta offrendo buone prospettive anche a chi fa pubblicità in Spagna.

Traffico consentless & contextual targeting

Nativery offre differenti soluzioni di monetizzazione del traffico agli editori. La più evidente - specialmente data la dismissione dei third party cookies da parte del browser di Google - è il contextual targeting.

Usando le parole del country manager Italia, Mattia Alfieri, “l’algoritmo di Nativery è stato progettato già in ottica di targetizzazione contestuale, per far incontrare i giusti portali ai giusti inserzionisti ed aumentarne le performance per entrambi”. 

Dal 2019 ad oggi l’algoritmo è stato perfezionato e migliorato in ottica sempre più contestuale.

Nativery, con il contextual targeting, non solo mira ad aumentare le revenue degli editori ma, con questo tipo di targetizzazione, pone l’attenzione sul grado di interesse e coinvolgimento dell’audience. L’argomento dell’ads targetizzata con questo tipo di profilazione è molto più inerente al contesto in cui sta navigando l’utente: questo fattore incide sulle perfomance dell’annuncio stesso, che stimola maggiormente l’intenzione dell’audience, trattando un tema simile a quello di lettura.

Nativery si attende di crescere in Italia e Spagna nel 2023 

Per le prime previsioni del 2023, Mattia Alfieri, country manager Italia di Nativery (nella foto sotto), dichiara: “Secondo le prime stime, questo sarà un anno di crescita in entrambi i mercati in cui siamo attivi. Le condizioni macroeconomiche attuali hanno messo in difficoltà le grandi BigTech, con un calo dei ricavi che si riflette su tutto il settore. Ecco come la nostra azienda, diversa dai colossi del mercato, può fare la differenza: come consulenti possiamo garantire il supporto agli editori e agli inserzionisti per massimizzare le revenue, senza tuttavia cannibalizzarne la user experience dei loro asset digitali”.

La crescita dell’azienda torinese nel 2023 va verso una soluzione che coadiuva le esigenze dei singoli soggetti protagonisti del native advertising: obiettivo perfomance delle campagne e, al contempo, un focus particolare sulle revenue dei publisher.

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