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17/03/2023
di Andrea Salvadori

Dst punta a triplicare il fatturato entro il 2026 a 47 milioni di euro. Dati, design e creatività al centro della strategia M&A

Ricavi in aumento del 30% nel 2022 per la digital consulting company guidata da Francesco Romano Marcellino, pronta ad avviare il piano di crescita per linee esterne. Gridspertise, Enel X, FIGC e Reale Mutua tra i nuovi clienti

Da sinistra in alto in senso orario: Riccardo Emmolo, Alberto Pacifici, Silvia Franzese, Giorgio Grappelli, Francesco Romano Marcellino e Simone Marrocco

Da sinistra in alto in senso orario: Riccardo Emmolo, Alberto Pacifici, Silvia Franzese, Giorgio Grappelli, Francesco Romano Marcellino e Simone Marrocco

Fatturato e numero di clienti in crescita per la digital consulting company Dst, Design Strategy Technology, pronta ora ad allargare la sua offerta grazie ad una serie di acquisizioni di altre realtà del comparto.

La società con sede a Roma, Milano, Cosenza ed in Spagna (nelle isole Canarie), operativa sul mercato con un team di oltre 200 professionisti, ha chiuso il 2022 con un fatturato di 15,4 milioni di euro, in crescita del 30% sul 2021, e con una marginalità media del 28%. Negli ultimi cinque mesi le proposte sviluppate dai team dell'azienda hanno vinto le gare indette da Gridspertise (digital strategy e digital communication), Enel X (digital communication) e FIGC (service design e sviluppo Digital Asset Management). Dst ha inoltre ampliato il suo portfolio con l’ingresso di Reale Mutua (sviluppo soluzioni AI) ed è stata confermata da ACI, dopo essersi imposta nella procedura di gara, per la gestione della comunicazione social. 

«Risultati così rilevanti non sono il frutto del caso. L’intero progetto aziendale è stato concepito sin dall’inizio con un chiaro "disegno di contaminazione di idee e competenze" che ha permesso a Dst di padroneggiare in modo sempre più efficace un universo digitale in costante mutamento», spiega Francesco Romano Marcellino, founder e Partner di Dst. «La principale differenza tra Dst rispetto ad altre aziende comparabili del settore è che sin dalla sua fondazione, circa 10 anni fa, abbiamo cominciato a fondere culture e conoscenze che inizialmente sembravano tra loro distanti, mantenendo sempre un'attenzione e presenza costante su quanto accadeva nel mondo dell'innovazione digitale e delle startup a livello internazionale, sia per quanto riguarda le idee sia per la selezione dei talenti. Altre aziende di consulenza e agenzie hanno sperimentato, con alterne fortune, la fusione di diverse conoscenze nel corso del tempo, tentando varie ricette per mettere insieme, ad esempio, comunicazione e tecnologia o design e intelligenza artificiale. In Dst, invece questi ingredienti sono sempre stati presenti sin dall’inizio. Da noi, al contrario, si è sempre respirata quell'aria di contaminazione: in anni in cui non era scontato questo approccio, potevi passare nei nostri uffici e trovare un copywriter, un designer ed un data scientist, presi in una discussione di metodo per trovare, ognuno con la propria expertise, la soluzione a un problema»,  


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Nella costituzione originaria di Dst, dunque, sono confluiti mondi ed esperienze dell’ambito della consulenza, della comunicazione e marketing, dell’Information Technology e delle startup. I professionisti di Dst vengono da esperienze pluriennali in società come PwC, J. Walter Thompson, Oracle, IBM e Glovo, e questo «ha permesso in breve tempo all’azienda di scalare posizioni importanti nel mondo del digitale grazie a un approccio end-to-end che conquista spazi e fiducia tra i clienti per il suo dinamismo e originalità, in continua oscillazione tra basi razionali e prospettive emozionali». 

La crescita per linee esterne e i nuovi ingressi nel team 

Guardando al futuro, Dst punta ora a triplicare il giro d’affari entro il 2026 e di raggiungere così i 47 milioni di euro, «grazie al nostro approccio flessibile nel mondo liquido attuale, riassunto nel claim ‘Solid Ideas for a Liquid World’». Per raggiungere questo obiettivo Dst ha già avviato un piano di crescita basato sia su linee esterne, con un piano di acquisizioni di società in target con la propria strategia (sono diversi i dossier aperti sul mercato italiano​), sia per linee interne per assicurarsi i migliori talenti del mercato. Le prime acquisizioni di Dst riguarderanno in particolare società attive nei settori dei dati, del design e della creatività.


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Tra gli ingressi più recenti nelle posizioni di Senior Executive di manager con esperienza anche in ambito internazionale figurano: Valerio Stea, nuovo Chief Financial Officer (precedentemente in Exprivia ed HP), Andrea Caridi, nuovo Director of Technology & Services (già in Rulex e Thales), Simone Boasso, Direttore Commerciale (in precedenza ha lavorato in Epam ed Unipol) e Domenico Casalino, Senior Advisor per il settore pubblico (con esperienze pregresse in Consip, ENAV e MEF). 

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