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20/05/2019
di Rosa Guerrieri

Doxa amplia l'offerta con un nuovo servizio che applica le scienze comportamentali al marketing

Si chiama Nudge ed è in grado di migliorare le performance delle aziende e delle istituzioni integrando le behavioural science nelle strategie di comunicazione e non solo

E' giusto vedere i propri clienti e dipendenti solo come decision maker pienamente razionali? O bisogna anche considerarne la componente non razionale che spesso è alla base delle azioni più strategiche di ognuno di noi, che si tratti di scelte di consumo o di relazioni lavorative o sociali? Su questo presupposto si basa la teoria del Nudge, secondo cui anche minimi cambiamenti di contesto possono incoraggiare le persone ad adottare uno specifico comportamento e a prendere decisioni non scontate. Quella del Nudge è una teoria all’avanguardia che rientra nell’ambito delle scienze comportamentali e che Doxa porta in Italia con la Nudge Unit di BVA Group, tra le prime realtà al mondo ad esplorare le potenzialità delle scienze comportamentali applicate al marketing e al management e alle interazioni sociali. Un nuovo approccio utile ad esempio ad incentivare la digital conversion: con piccoli accorgimenti o «piccole spinte» si può infatti aiutare a implementare l’utilizzo del digitale, a migliorare l’esperienza di uso delle app e/o della registrazione dei siti; si possono rendere ottimali le campagne di marketing e comunicazione; si può incidere sul processo d’acquisto di prodotti e servizi creando momenti unici nell’esperienza del cliente; e si può, infine, intervenire nelle organizzazioni aziendali snellendo i processi decisionali e rendendoli più efficaci. Doxa metterà a disposizione delle aziende un team di professionisti esperti nell’applicazione delle scienze comportamentali e con un background solido nel mondo del marketing e del management. Il nuovo servizio della società offrirà in particolare al mercato soluzioni di nudge marketing, che fa riferimento agli sforzi per modificare e orientare il comportamento di un pubblico esterno (consumatori, clienti, pazienti, cittadini e così via) tramite iniziative che ne influenzino in positivo il customer journey; e di nudge management, che fa invece leva sul comportamento di un pubblico interno (dirigenti, dipendenti e stakeholder) attraverso progetti che implicano il coinvolgimento di specifici comportamenti (legati al servizio clienti, alla collaborazione o alla promozione) oppure sfide più ampie (diversity/inclusion, sicurezza sul lavoro o, ancora, processi decisionali più snelli). Doxa – insieme al team dedicato della Nudge Unit di BVA Group – disporrà di una vasta gamma di potenti strumenti e metodologie da attivare a seconda del tema da affrontare e del risultato desiderato: behavioural audit, training, workshop, leadership coaching, approcci specifici come NudgeLab da sviluppare fianco a fianco al cliente, o Nudge Design Expert, strumenti proprietari per il cambiamento comportamentale, test e ricerche. «Il nudge è un nuovo punto di vista tramite cui siamo in grado di interpretare i comportamenti di ogni singolo individuo - afferma Vilma Scarpino, amministratore delegato di Doxa -. Il marketing e il management sono in costante evoluzione e per questo motivo è indispensabile che le aziende prendano consapevolezza del fatto che le decisioni non si assumono soltanto su base razionale, ma che c’è anche una componente non razionale su cui possiamo fare leva, integrando le scienze comportamentali nelle scelte strategiche. Il nudge inoltre può contribuire significativamente a migliorare il mondo in cui viviamo perché porta le persone ad adottare comportamenti virtuosi che hanno un impatto positivo su loro stessi, sulla comunità e sul pianeta. E sono proprio le aziende che hanno a cuore gli interessi di tutti i propri stakeholder quelle che riescono ad instaurare i rapporti di fiducia più solidi».

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