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22/03/2021
di Cristina Oliva

Digitalizzazione degli eventi, una nuova opportunità con Closer

La business solution ha l’obiettivo di accorciare le distanze tramite gli strumenti offerti dalla tecnologia della virtualità

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La “nuova normalità” dovuta alla pandemia da Covid-19 porta con sé un cambiamento epocale che tocca tutti gli ambiti. Se però da una parte la parola “distanza” porta subito alla mente il divieto di assembramento, l’assenza del contatto fisico, dall’altra fa anche pensare a come le distanze così come le conoscevamo prima, oggi appaiono diverse e non più come un ostacolo concreto.

In un certo qual modo, oggi, ci si sente più vicini: è così che è nata Closer. Una business solution con l’obiettivo di accorciare le distanze tramite gli strumenti offerti dalla tecnologia della virtualità.

Il primo step è rappresentato ovviamente dagli eventi aziendali: convention, presentazioni, training, tutti digitali e accessibili da chiunque, ovunque e su qualsiasi piattaforma.

Con Closer è possibile virtualizzare un evento reale, crearne uno completamente nuovo da zero, monetizzarlo e pubblicizzarlo. La soluzione offre un servizio a 360° a tutte le aziende che oggi si sono trovate a dover fronteggiare questa nuova sfida.

Ma un evento virtuale non è la versione opaca e sbiadita di un evento reale, bensì un’opportunità, innovativa e originale, come racconta il founder Fabio Stabile in questo video:

Closer | 5 cose fantastiche che puoi fare con un evento virtuale from Fondamedia Works on Vimeo.

“Durante il primo lockdown dell’anno scorso, come molti, ero impreparato di fronte a quello che stava accadendo nel mondo” racconta Fabio Stabile, già Ceo di Fondamedia, digital content provider. “La paura però ha lasciato lo spazio alla fantasia e così ho cominciato a proporre ai nostri clienti un servizio di live streaming. E ha funzionato. Dal live streaming siamo passati alla virtualizzazione, ossia alla costruzione da zero di un evento aziendale, completamente virtuale, quello che oggi ha preso il nome di Closer. Closer non è una trasformazione, è un’idea nata interamente dal nuovo mondo che il 2020 ci ha mostrato”.

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