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23/03/2021
di Lorenzo Mosciatti

Alkemy chiude il 2020 con un utile di 1,8 milioni e prevede di tornare alla crescita nel 2021

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Alkemy chiude il 2020 con un utile netto di 1,8 milioni di euro, a fronte di una perdita di 200mila euro nel 2019, e con ricavi pari a 74,9 milioni di euro, in contrazione dell'11,4%. 

Un risultato quest’ultimo, su cui hanno pesato in particolare le difficoltà delle controllata messicana, più esposta al settore turistico-alberghiero, fortemente colpito dal Covid-19. All’estero i ricavi di Alkemy sono così ammontati a 21,7 milioni, in calo del 21%.


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I ricavi realizzati in Italia nel 2020, pari a 53,2 milioni, hanno mostrato una maggior resilienza del business, registrando una contrazione del 6,8%, relativa prevalentemente alla componente “Altri ricavi e proventi”, correlati ai minori contributi pubblici e credito di imposta inerenti alle attività di Ricerca e Sviluppo svolte nel periodo di riferimento, spiega Alkemy. Il risultato delle società italiane è principalmente frutto della nuova strategia di Go-to-Market, focalizzata sul forte presidio dei clienti principali (i primi 50 nel corso del periodo hanno accresciuto il proprio fatturato medio di circa il 10%), e della forte tenuta dei contratti in essere che solo in parte hanno risentito del lockdown.

Guardando al 2021, l’aspettativa di Alkemy è di riprendere la via della crescita organica, sia in termini di ricavi sia di marginalità.

“Il 2020 ha dimostrato una fortissima resilienza dei nostri servizi che, unita al lavoro di industrializzazione ed efficientamento del nostro modello di business cominciato nel 2019, ha portato e continuerà a portare un incremento della nostra marginalità” ha commentato l’Amministratore Delegato Duccio Vitali. “Nel corso del 2021 faremo perno sul potenziamento industriale raggiunto per sostenere un nuovo percorso di crescita, i cui risultati saranno evidenti già a partire dai risultati del primo trimestre”. 

“La dilatazione della fase di emergenza sanitaria e l’evoluzione delle abitudini dei consumatori e del mercato hanno confermato la centralità del digitale nell’evoluzione dell’intero sistema economico produttivo”, ha aggiunto il Presidente del Consiglio di Amministrazione, Alessandro Mattiacci. “Il momento che stiamo vivendo e le opzioni di intervento di politica industriale, rappresenteranno nei prossimi mesi una grande opportunità di accelerazione della digital transformation in Europa nelle geografie in cui operiamo, nelle quali le aziende sono in relativo ritardo. Ci aspettiamo una rinnovata centralità nel nostro mercato, nel quale operiamo sempre più con una struttura e offerta focalizzata e coerente, come confermato dalla recente acquisizione del 51% di XCC, gold partner di Salesforce”.

L’Ebitda adjusted si attesta a 6,2 milioni di euro, in crescita del 23,2%, con un margine dell’8,3%, in crescita di 2,3 punti percentuali. L’Ebit 2020 è pari a 3,1 milioni, in crescita del 123,5%. Il flusso di cassa operativo è di 9,6 milioni, con un incremento positivo di circa 8 milioni. La Posizione Finanziaria Netta del al 31 dicembre 2020 è negativa per 12,5 milioni, in miglioramento rispetto ai 19,2 milioni di fine 2019, prevalentemente grazie all'incremento delle disponibilità liquide e alla riduzione del valore dei debiti da put option.

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