Nel nuovo scenario digitale, la gestione del consenso non è più soltanto un obbligo normativo, ma un elemento centrale nelle strategie di marketing e relazione con il cliente. È questo il messaggio emerso nel nuovo appuntamento di Digital Coffee, il ciclo di incontri ideato da Jakala e dedicato all’impatto della trasformazione digitale sulle imprese, realizzato in collaborazione con OneTrust.
L’evento, ospitato nella sede milanese di Jakala a Palazzo Mellerio, ha riunito esperti di marketing, tecnologia e compliance per affrontare il tema “User Experience & Customer Value”.
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Al confronto hanno partecipato Luca Cazzaniga (Head of Alliances, Jakala), Susanna Cecchetti (Country Manager, OneTrust), Dario Divino (DPO, Carrefour), Luca Miglia (Corporate Privacy & Compliance Manager, Amplifon), Massimiliano Pappalardo (IP, Tech and Data Lawyer, Ughi e Nunziante), Edoardo Vero (Enterprise Account Executive | CIPP/E, OneTrust) e Valerio Villani (Head of App and Digital Solutions, Fastweb+Vodafone).
L’incontro ha sottolineato come la fine dei cookie di terze parti, l’evoluzione normativa e l’aumento dell’attenzione dei consumatori alla trasparenza stiano trasformando la privacy in una leva di fiducia e di crescita.
«Il consenso non è più solo un obbligo normativo o un rischio da gestire – ha spiegato Luca Cazzaniga – ma un vero e proprio asset aziendale. Oggi il consumatore è più consapevole, cerca relazioni basate su trasparenza e fiducia, e il consenso diventa la base di questa relazione. Noi lavoriamo per far sì che tutte le funzioni aziendali - marketing, IT, compliance - si muovano nella stessa direzione, riconoscendo nel consenso un’opportunità di valore e non un vincolo».
Dal lato tecnologico, OneTrust ha evidenziato il ruolo cruciale delle piattaforme in grado di centralizzare e gestire i consensi in modo integrato e sicuro. «Viviamo in un contesto di cambiamenti profondi, con normative in evoluzione e dati distribuiti su sistemi diversi - ha affermato Susanna Cecchetti -. La missione di OneTrust è aiutare le aziende a centralizzare il consenso in un’unica piattaforma, che comunichi in tempo reale con tutti gli applicativi e garantisca trasparenza e controllo sia alle imprese sia agli utenti».
Cecchetti ha inoltre sottolineato come una gestione strategica della privacy possa incidere direttamente sui risultati di business: «Da un lato c’è il rischio di non compliance, dall’altro c’è l’opportunità di migliorare la customer experience, fidelizzare i clienti e aumentare le vendite. La privacy, se gestita bene, diventa un elemento di competitività».