07/12/2022
di Roberta Simeoni

L'importanza della cyber security nel digital marketing

La sicurezza informatica è diventata oggi una priorità per le aziende, alle prese con il costante aumento dei cyber attacchi.

Nelle organizzazioni, spesso, il marketing viene considerato il punto debole della cyber security, a causa della poca attenzione e della mancanza di competenze in quest’ambito da parte dei professionisti che lavorano nel digital marketing.

Allo stesso tempo, chi si occupa di marketing deve spesso gestire dati molto sensibili, il più delle volte condivisi dalle aziende attraverso ambienti cloud. Inoltre, per le aziende il marketing online rappresenta ormai un’attività essenziale, che però costringe ad usare una serie di tecnologie e ambienti con un elevato livello di cyber risk, come social network, applicazioni mobile e tecnologie IoT.

In questo contesto è sempre più evidente l’importanza della cyber security nel digital marketing, e in particolare una maggiore consapevolezza e preparazione di chi si occupa di marketing online rispetto al cyber risk. D’altronde, un attacco informatico contro un’azienda non solo può causare un ingente danno economico, ma può anche compromettere seriamente la reputazione del brand.

Come ridurre il cyber risk nelle attività di marketing digitale

Per migliorare la sicurezza informatica nelle attività di marketing digitale è necessario adottare alcuni accorgimenti. Innanzitutto, è possibile optare per una VPN online (Virtual Private Network), ovvero una rete privata virtuale, un servizio che protegge la connessione Internet e la privacy online creando un tunnel cifrato per i dati, nascondendo l’indirizzo IP e consentendo di utilizzare le reti Wi-Fi pubbliche in modo sicuro.

In alcuni casi, il servizio include anche delle apposite funzionalità che proteggono contro i malware, per una navigazione ancora più sicura. Oltre a ridurre il cyber risk, la VPN offre anche dei vantaggi nel marketing online. Per esempio, è possibile geolocalizzarsi in altri paesi per analizzare nuovi mercati in modo più efficiente, lavorare in remoto con maggiore sicurezza connettendosi agli hotspot Wi-Fi pubblici ed evitare il geo-blocco per accedere a materiali e contenuti non disponibili in alcune aree geografiche.

Per ridurre la vulnerabilità del team di marketing è indispensabile anche educare e istruire il personale alla cyber security, sviluppando percorsi formativi dedicati, per esempio favorendo la collaborazione tra il reparto marketing e quello IT, oppure tramite corsi di formazione esterni. In particolare, è fondamentale che i professionisti del marketing conoscano bene il rischio informatico e siano in grado di gestirlo in maniera adeguata, adottando misure ottimali di prevenzione ed evitando comportamenti che possano esporre le aziende al cyber risk.

Inoltre, bisogna pianificare strategie ad hoc di sicurezza informatica, creando delle regole da seguire per la gestione degli attacchi hacker. In caso di violazione, i marketer devono sapere cosa fare, comunicando immediatamente l’attacco informatico agli esperti IT di cyber security e attuando tutte le disposizioni previste per limitare i danni aziendali. Un corretto approccio alla sicurezza informatica può cambiare la reputazione del marketing, trasformandolo nella prima linea di difesa contro i rischi informatici.

Le minacce informatiche a cui prestare attenzione nel marketing

Chi si occupa di digital marketing ha spesso accesso a una quantità considerevole di dati personali: un rischio elevato per le aziende, che devono condividere tali informazioni con gli esperti di marketing internamente o esternamente. Non a caso, le attività di marketing sono spesso le più colpite dai cyber criminali, in quanto più vulnerabili contro gli attacchi hacker rispetto ad altri dipartimenti aziendali.

Secondo il decimo report ThreatLandscape di ENISA, l’Agenzia dell’Unione Europea per la cybersecurity, nel 2021 sono stati osservati solo 66 giorni a vulnerabilità zero, ovvero senza cyber crimini rilevanti. Tra le principali minacce per le aziende ci sono i ransomware, software malevoli che bloccano i dispositivi informatici e richiedono un riscatto per il loro sblocco. Per l’ENISA, il 60% delle organizzazioni colpite da un attacco ransomware potrebbe aver pagato il riscatto.

Tra le tecniche di cyber crimine il phishing rimane la più utilizzata secondo ENISA; tuttavia, gli hacker stanno adottando nuove forme di phishing sempre più sofisticate, come lo smishing (SMS), il vishing (telefonate) e il QRishing (QR Code). Inoltre, a luglio 2022 è stato rilevato il più grande attacco DDoS (Distributed Denial of Service) mai lanciato prima in Europa, con questo tipo di azioni che stanno diventando sempre più smart ed efficaci.

Secondo il Rapporto 2022 sulla cyber sicurezza di Clusit, l’Associazione italiana per la sicurezza informatica, nel primo semestre 2022 è stato rilevato un aumento del 308,8% degli attacchi DDoS. Tra le vittime principali ci sono i cosiddetti target multipli, che si verificano quando i cyber criminali sferrano attacchi indifferenziati contro molteplici obiettivi invece di un bersaglio specifico, ma con forti aumenti degli attacchi ai danni di aziende di telecomunicazioni, finanza, assicurazioni e compagnie che si occupano di news e multimedia.

Con i rischi informatici che continuano ad aumentare ogni anno, diventa sempre più importante per le aziende ottimizzare la sicurezza informatica, al fine di tutelarsi da eventuali attacchi hacker in grado di compromettere il business e la brand reputation. Per farlo è necessario prestare la massima attenzione al marketing, rafforzando la cyber security di queste attività per evitare che continuino a rappresentare l'anello debole e un facile accesso ai dati aziendali per i cyber criminali.

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