• Programmatic
  • Engage conference
  • Engage Play
20/11/2020
di Rosa Guerrieri

Come proteggere il business durante una pandemia? Il ruolo della SEO

Il Covid ha messo in difficoltà tante attività. In un’epoca in cui “essere online” è ancora più cruciale, reinventarsi con la SEO può rivelarsi utile. Ecco perché

Come-fare-SEO-durante-una-pandemia.jpg

“Dove ti vedi tra cinque anni?”, classica domanda da colloquio, spauracchio di molti candidati. Con il senno di poi possiamo dire che, chiunque abbia fatto un colloquio di lavoro 5 anni fa non ha azzeccato la previsione. In effetti nessuno poteva prevedere quello che è successo nel 2020 e aspettarsi una pandemia sanitaria come quella che viviamo ormai da mesi a livello globale. I primi istinti sono stati “di sopravvivenza”: la tutela della salute, le mascherine, le scorte di lievito e di carta igienica. Il passo successivo, visto che purtroppo la pandemia si protrae da mesi, è stato e deve essere inevitabilmente conviverci. Non può bastare “sopravvivere al Covid”, occorre trovare un modo per reinventarsi ricavandosi uno spazio in un mondo che è innegabilmente cambiato sotto alcuni aspetti. E forse, oltre a supermercati e farmacie, le attività che per prime hanno trovato impulsi nuovi sono quelle legate al SEO e al digital marketing. Già, perché, oggi più di prima, nessuno può “permettersi il lusso” di snobbare le potenzialità di internet per il proprio business.

Abbiamo chiesto ad Andrea Ronzano, consulente SEO con base a Milano, quali sono stati secondo il suo parere gli effetti più evidenti del Covid sul fare business nel 2020.

“Il distanziamento sociale e lo smart working hanno dato un’accelerazione ad un processo che era già innescato, anche se i più tradizionalisti stentavano a riconoscerlo: la digitalizzazione come parte integrante del nostro vivere quotidiano. Stando a casa, internet si impone come “il luogo” in cui contattiamo persone e cerchiamo informazioni e prodotti. Non a caso, secondo alcuni report internazionali, l’uso del web in epoca Covid è cresciuto del 40%. Se i tuoi clienti non possono uscire a cercarti, essere visibili su internet non è più una questione di strategia ma diventa fondamentale”.

Come il Coronavirus ha cambiato il nostro modo di lavorare

Reinventarsi è un imperativo per tutti, anche per chi opera online: “Sicuramente il periodo che stiamo vivendo ha donato alle attività di marketing digitale e SEO una posizione di maggior rilievo - spiega Ronzano -, dal momento che le aziende hanno iniziato a valorizzare le attività online privilegiandole rispetto alle campagne di promozione più tradizionali. Tuttavia, anche i consulenti e le agenzie SEO si sono dovuti adeguare a questo periodo storico trovando nuovi modi di lavorare. Ad esempio, in molti casi abbiamo dovuto rinunciare agli appuntamenti di persona, fondamentali per permettere soprattutto alle aziende che investono in pubblicità online per la prima volta di partecipare all’intero processo di progettazione e strutturazione delle campagne e di creare, quindi, il rapporto di fiducia che è complesso riprodurre senza una stretta di mano”.

Si investe ancora poco in pubblicità online e SEO

Viviamo ancora un periodo di insufficiente investimento nel marketing digitale. Andrea Ronzano ce lo conferma: “Anche se il trend sta cambiando e c’è maggiore consapevolezza, la spesa per il web marketing nella maggior parte dei casi non è ancora adeguata. Secondo una recente indagine internazionale, la maggior parte delle aziende affermano che gli investimenti nelle attività di search marketing generano i ROI più alti. Ciononostante, al momento di prevedere il budget da allocare per una campagna SEO circa il 70% ammette di investire meno della metà del suo budget pubblicitario per il digital PR e il posizionamento SEO”. Come a dire: sono consapevole dei vantaggi che mi porta la pubblicità su internet ma quanto sono disposto ad investirci in termini di budget?

Se però pensiamo che gli eventi sono stati ampiamente cancellati e che gli spazi pubblici in cui affiggere manifesti o distribuire volantini rischiano di essere vuoti o quasi, potremmo ipotizzare che resti del budget non speso. Come investirlo in modo produttivo per potenziare il proprio business in un periodo tanto critico?

Forse il timore di molti è investire per far fronte ad una situazione di emergenza di cui non possiamo conoscere la durata. La soluzione allora potrebbe essere proprio quella di cercare investimenti a lungo termine, senza scadenza.

Una strategia di potenziamento online a lungo termine

Torniamo dunque a parlare della visibilità in rete. Oggi fare SEO per la propria azienda può essere la scelta che meglio ripaga gli investimenti. A differenza di campagne di pay per click, la SEO non si interrompe con l’esaurimento del budget e garantisce un ritorno sull’investimento migliore sul medio e lungo periodo.

Qualche consiglio professionale a chi è interessato a intraprendere un investimento in una strategia SEO per il proprio sito?

“La prima cosa che consiglio di fare è quella di svolgere un’analisi tecnica, o audit, in modo da verificare eventuali correzioni e produrre le necessarie ottimizzazioni - dichiara Ronzano -. In seguito, è fondamentale valutare la disposizione dei link interni: Google studia il modo in cui un sito collega le proprie pagine interne per individuare quali siano le più rilevanti. L’ideazione di una buona struttura permette di agevolare il processo di valutazione dei motori e conseguentemente i link interni possono favorire il posizionamento di nuove pagine che sono in grado di acquisire query via via diverse, allargando il set di keyword posizionate. Non ultimo, è fondamentale studiare l’intento di ricerca, cioè quello che un utente intende ottenere dopo che ha eseguito una ricerca, e valutarne l’evoluzione. Facciamo l’esempio più attuale per intenderci: quando si digitava la parola “coronavirus”, a inizio 2020, la maggior parte dei risultati riguardava la natura del virus. Oggi, invece, i risultati riguardano le statistiche e le variazioni, le misure collegate alla diffusione del virus, gli aggiornamenti sul vaccino, e così via. Questo è un segnale inequivocabile di come il search intent sia mutato con il trascorrere del tempo. Ecco perché nella SEO le conoscenze tecniche si fondono con l’intuizione del consulente”.

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI