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28/07/2025
di Mario Mancuso

Google testa annunci shopping in Gmail: la scheda “Promozioni” diventa eCommerce

Un esperimento integra annunci basati su Demand Gen direttamente nella casella di posta elettronica. Potenziale evoluzione anche su Discover e YouTube

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Google sta sperimentando un nuovo formato pubblicitario che trasforma la scheda “Promozioni” di Gmail in una mini piattaforma di eCommerce. L’iniziativa, ancora in fase di test, è pensata per offrire agli inserzionisti nuove opportunità di conversione attraverso un layout visivo ispirato agli annunci Shopping e alimentato dalla tecnologia Demand Gen.

Secondo quanto riportato dal blog ufficiale di Google e da testate come TechRadar e Search Engine Land, l’esperimento introduce annunci visuali che si presentano inizialmente con un singolo prodotto evidenziato (brand + immagine). Alla selezione dell’utente, l’ad si espande mostrando un carosello di prodotti con immagini, prezzi, rating medi e indicazioni promozionali come “spedizione gratuita”.

L’obiettivo è far emergere l’interesse dell’utente con un approccio più immersivo e visivo, direttamente all’interno di un ambiente familiare come la propria casella email.

L’operazione mira a rendere Gmail un canale pubblicitario più performante, con particolare interesse per brand e inserzionisti attivi nel Direct to Consumer e nel retail. Secondo TechRadar, la mossa rappresenta un’estensione della strategia di Google di inserire funzionalità native di eCommerce nei propri spazi pubblicitari. Gmail, già predisposto alla separazione dei contenuti promozionali, si presta così a diventare un punto di contatto più fluido tra contenuto e conversione.

Il test utilizza la logica del Demand Gen, l'approccio di Google per intercettare utenti con alta propensione all'acquisto attraverso formati visuali e segmentazioni avanzate.

Google non ha ancora confermato una data di lancio ufficiale, ma ha lasciato intendere che, in caso di risultati positivi, il formato potrebbe essere esteso ad altri ambienti pubblicitari come Discover e YouTube, già parte integrante delle campagne Demand Gen.

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