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06/03/2024
di Cristina Oliva

Digital Markets Act, ecco come adeguarsi al nuovo regolamento europeo. I consigli di Incubeta

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Oggi è entrato in vigore il Digital Markets Act, un quadro normativo voluto dall'Unione Europea il cui obiettivo è quello di proteggere i consumatori e garantire una concorrenza leale tra i principali attori digitali, detti gatekeepers, quali Amazon, Meta, Google, ecc. Questo aggiornamento avrà effetto su tutti gli utenti e gli inserzionisti Google, soprattutto su questi ultimi in quanto avranno il compito di implementare il proprio Consent Mode, al fine di garantire una comunicazione trasparente e accurata delle preferenze di consenso dell'utente. Sarà necessario quindi installare il Consent Mode 2.0 o implementare quello già presente all’interno dei propri siti, seguendo i parametri richiesti da Google per la salvaguardia della privacy di chi naviga il web.

In questo momento di svolta per il mondo del digital marketing, può essere utile affidarsi ad agenzie in grado di supportore i brand che cercano di adattarsi a questi cambiamenti, senza compromettere la strategia pubblicitaria. Tra queste c'è Incubeta, realtà attiva nel settore del marketing digitale, che può fornire una consulenza specializzata e completa, supportando il processo di adeguamento alle normative per garantire alle aziende di essere pronte per il futuro digitale.

"La conformità alle nuove normative sulla privacy è essenziale per il successo futuro delle aziende" afferma Enzo Santagata, Country Manager di Incubeta Italia. "Siamo qui per guidare le aziende attraverso questo cambiamento e massimizzare il loro potenziale digitale in modo sicuro e responsabile". 

Il Consent Mode non è solo una risposta alle normative, ma una strategia per garantire la fiducia degli utenti e massimizzare l'efficacia delle campagne pubblicitarie. Il Consent Mode è importante per diverse ragioni:

  • permette di rispettare le scelte di consenso dell'utente;
  • migliora la fiducia degli utenti verso il brand;
  • abilita la modellazione dei dati per recuperare le conversioni "perse" a causa di utenti non consenzienti;
  • aiuta a rispettare le normative sulla privacy come Gdpr/Popia;
  • migliora il targeting media: gli utenti “consenziati” hanno una probabilità da 2 a 5 volte maggiore di effettuare una conversione.

Ci sono diverse opzioni a tua disposizione per procedere con l’implementazione del consent Mode:

  1. No Consent Mode: la modalità di consenso non è affatto implementata sul sito web del brand. Si presuppone che tutti i dati raccolti sui servizi di Google abbiano il consenso dell'utente. I rischi sono sanzioni e azioni legali.
  2. Basic Consent Mode: il consent mode è implementato, ma i dati vengono raccolti solo se l'utente concede il consenso. Non vengono tracciati gli utenti non consenzienti. In questo modo, però, non vengono sfruttate le capacità di modeling degli utenti anonimi.
  3. Advanced Consent Mode: vengono raccolti i dati dagli utenti che concedono il consenso, mentre vengono inviati ping anonimi per gli utenti che non hanno dato il consenso e anche su questi dati vengono attuati sistemi di modeling.

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